Ricordati di chi ti aspetta al traguardo…

La mattina di una gara la tensione in casa è sempre alle stelle, in particolare per chi accompagna il runner di casa.

Il motivo dell’apprensione sportiva domestica si palesa nella chat di famiglia con una domanda che non lascia incertezze:

“QUANTO CAVOLO CI FARÀ ASPETTARE PAPÀ QUESTA VOLTA?“

Sì perché la vita dei parenti che aspettano un podista è un insieme di drammi che si consumano per ogni minuto, per ogni ora che passano rispetto alla previsione di arrivo che aveva fatto l’indomito podista di casa…

Ma chi aspetta ormai ha perso ogni speranza e sa bene che preoccuparsi, per l’ulteriore ritardo, è tutta fatica sprecata.

Lui, invece, sostanzialmente se ne frega e in preda a una sbornia endorfinica sta già alla partenza con largo anticipo che parla con tutti dove si spara certi selfoni che alla sua età sono quanto meno fuori luogo.

Per non parlare del gruppetto di amici della chat che ormai non sanno più che fare.

Il beota di casa con canotta e pantaloncini, mentre corre è isolato dal resto del mondo e si gode il paesaggio, la sua andatura che ti farebbe incazzare anche solo a vederlo, figurati a correrla.

Si vanta della sua corsa senza fatica.

Si ferma, beve, parla, commenta, si loda della carriera d’altri tempi e si fa le foto, foto su foto che mettono ogni volta un pezzo di tempo in più tra lui, il traguardo e i parenti che ormai annoiati aspettano senza più speranze.

Ma per fortuna, dopo tutto il tempo del mondo eccolo all’orizzonte sulla tirata finale.

Ride, ride ancora, ma che si ride che s’è fatto pomeriggio.

I parenti fingono ilarità, applaudono con impazienza visto che è saltata la prenotazione al ristorante e come da copione li farà scappare dall’albergo per non perdere le 4 coincidenze ferroviarie necessarie per tornare a casa.

Quanta fatica e sana pazienza ci vuole per correre.

Perché il running è un microcosmo di manie, abitudini, sane follie esattamente come la vita di tutti i giorni solo che praticare la corsa fa bene a tutti.

Ci vediamo alla prossima trasferta, con calma e tanta pazienza.