QUANDO UN RUNNER ENTRA DA DECATHLON

Parliamoci chiaro, per un runner entrare da DECATHLON non è come entrare nel negozio sportivo di fiducia.

Il RUNNER davanti alle porte scorrevoli del centro commerciale lo riconosci da lontano, con quella spocchia di chi passava di lì per caso ma con il cipiglio di chi crede che lo sport, in fondo, va bene tutto, o quasi.

Appena entra supera il settore bici senza dire nulla, consapevole che l’incauto acquisto della bici da strada fatto con il bonus mobilità del 2020 non ha sortito grandi effetti atletici, se non quello di aver intasato la cantina a scapito dell’albero di Natale che ormai staziona in casa mezzo fatto tutto l’anno.

Subito dopo si avventa nei comparti integratori e barrette energetiche: le compra tutte, dalle Ovomaltine “perché lo mettevo nel latte da piccolo e mi ha fatto crescere forte” a quelle di ultima generazione con proteine e carboidrati da dieta Finlandese, senza dimenticare i soliti 4 barattoli di burro di arachidi che dicono faccia bene, a cosa lui non lo sa, ma lo divora a colazione, pranzo e cena.

Il RUNNER da decathlon è consapevole che la sola area in cui si sente a casa non è la montagna, perché dice che ha tutto ciò che serve anche se non va mai oltre le colline di casa di nonna nella Ciociara, o la subacquea, per cui si ripromette ogni volta di prendere quel brevetto, ma magari è meglio imparare a nuotare.

Il luogo che giustifica 3 ore di coda al parcheggio del centro commerciale, il successivo passaggio a Ikea di una domenica pomeriggio piovosa e’ il settore Running.

Eccolo!

Davanti ai comparti della corsa gli si illumina il volto, accelera il passo, vibra il cuore e finalmente è al cospetto di tutto ciò che serve per correre, allenarsi e cogliere l’occasione per cambiare calzini, guanti, scalda collo, cappello e anti vento, esattamente come aveva fatto 6 mesi prima.

LE SCARPE DA DECATHLON NON SI COMPRANO.

Aveva sentenziato ai suoi colleghi quando gli chiedevano consigli sugli acquisti. Questa cosa la capisce solo lui e ovviamente l’amico negoziante sotto casa.

La conclusione della domenica vede il nostro runner da Ikea, come promesso in famiglia.

Il giusto contrappasso per tanta alterigia che risulterà nefasta perché il mobile fuori misura appena comprato e che ovviamente non entra in macchina serve a riporre tutto l’abbigliamento da corsa, bici, allenamenti vari accumulati in due anni di non corsa.

In una visione dello sport senza più limite, il nostro bravo podista non si arrende e continua a vivere con scomodità lo shopping di massa ma non smette di comprare tutto ciò che serve per andare piano ma lontano proprio come quando decide di vedere cosa c’è di nuovo al decathlon vicino casa.