Appio Nuoto 2009 una certezza a Tor Bella Monaca

Appio nuoto 2009
Le atlete in trasferta

Oggi vi raccontiamo la storia di una squadra di nuoto, l’Appio Nuoto 2009 di Roma, una ASD gestita da tre donne fortissime, Alessia Malfetta, Federica Di Luca e Diana Masiello, Presidente e allenatrici le quali, nonostante gli ultimi due anni difficili per lo per lo sport, stanno ottenendo risultati bellissimi non solo in vasca.

Lavorare in un quartiere complesso come quello di Tor Bella Monca, dove allenano i loro ragazzi, lo sport può essre uno strumento di integrazione e protezione sociale.

A parlare è Alessia la Presidente della squadra.

Come è stato ripartire dopo uno stop di due anni?

Una realtà sportiva come la nostra, fatta eccezione del primo lockdown, non si è mai fermata. Secondo decreto ministeriale e del CONI gli atleti agonisti hanno potuto continuare ad allenarsi e fare gare su base regionale.

I problemi più grandi li hanno avuti i gestori delle piscine, con enormi difficoltà che hanno gravato sugli impianti sportivi. Si è speso e non si è incassato.

Abbiamo nuotato con acqua fredda, in impianti quasi abbandonati e privi di manutenzione. Sembravamo un po’ tutti bimbi sperduti in un’isola che non c’era. Ma sono stati gli atleti a darci la forza di non mollare mai. Glielo dovevamo perché sono stati loro a pagare maggiormente l’isolamento nella scuola e nello sport. È stato duro vedere tanti colleghi dire “basta. chiudo non posso più tenere aperto”

Qui abbiamo perso tutti. Ecco è stato duro ricominciare con tanti vuoti e con tanta paura dietro l’angolo.

Appio nuoto 2009
Diana a sinistra con al centro le atlete della squadra e a destra Federica a Alessia

Come si parla alle famiglie per convincerle che lo sport è una difesa dalla fatica ?

Fare il genitore è il mestiere più difficile che c’è e non sempre è facile compiere scelte giuste con i nostri figli o quantomeno valide e proficue. Scelte che comunque possono servire alla loro crescita.

Ecco questo è uno dei nostri punti di forza. Dare più possibile senza lesinare mai, a tutti. Far arrivare il messaggio che i ragazzi nella loro vita faranno sicuramente altro ma ciò che lo sport “pulito” il sacrificio, l’impegno, le gioie e le difficoltà che una attività sportiva ti può dare è un valore aggiunto.

L’impianto dove vi allenate è al centro di Tor Bella Monaca, come cambia l’approccio in un contesto come questo?

Un impegno morale che si assume nei confronti della società che ci circonda, sia essa in una realtà più a misura di cittadino che in un territorio che di per sé è difficile. Allora crei una sorta di paracadute che ti dà protezione e sicurezza che ti fortifica. Il Municipio VI che ci ospita conta 300.000 abitanti censiti. Una città.

E nella città spesso ci si perde. Sta alle istituzioni, alle famiglie e anche a noi operatori dello sport cercare di dare uno strumento, una bussola. I genitori,devo dire che in questi quattordici anni di Appio Nuoto 2009 e prima con il judo e la danza, ci hanno sempre sostenuto e abbiamo lavorato fianco a fianco spesso anche complici.

Allenare a Tor Bella Monaca è un limite? o essere attivi aiuta a far uscire la parte migliore di roma?

Assolutamente Roma è la risorsa. Roma stessa ci rende attivi. Un quartiere difficile potrebbe rendere il percorso più tortuso ma, come spesso accade, dove scarseggiano servizi, strutture, centri per trovarsi, parchi, giardini e qualsiasi luogo di socializzazione, esce fuori il meglio.

La generosità di chi ha poco è pronto a donarlo. Noi abbiamo trovato qui le porte aperte. Non è stato facile, l’impianto ha spesso subito danneggiamenti, il vialone non porta con sé un buon nome (Via di Tor Bella Monaca). La sera a volte è complicato. Ma poi ci e stata tesa la mano e questo non è da tutti specie nel post covid.

Economicamente il nuoto può essere un peso nel bilancio familiare, vi capita di assecondare situazioni particolari pur di non perdere alcuni atleti?

I nostri occhi si sono spesso incrociati e guardati con grandi punti di domanda di fronte a situazioni di emergenza. Lo statuto stesso dell’Appio Nuoto 2009 prevede il fruire del nostro servizio per una percentuale di utenti segnalateci dal municipio di appartenenza. Ma sai la più che ventennale esperienza che ci portiamo dietro ci ha anche insegnato che proprio lì dove ci può essere un problema c’è anche tanta dignità. Allora entra in gioco il nostro amore, non per un numero (i numeri vanno e vengono) ma per il ragazzo per il bambino perché il suo sorriso il suo poter fare sport non è monetizzabile. Comunque la risposta è sì se capiamo che può esserci una difficoltà cerchiamo di aiutare senza offendere la dignità.

Tre donne alla gestione del gruppo è una vantaggio?

Assolutamente sì. Ma può essere uno svantaggio quando alcune volte impatti contro meccanismi maschilisti. Ma se la domanda è sul lavoro è assolutamente un vantaggio per organizzazione del lavoro stesso in primis, per la gestione degli utenti, per la capacità intuitiva, per il sesto senso e passami questa licenza per la grande sopportazione alla fatica fisica e psicologica tipiche di una donna.

Abbiamo tre personalità importanti spesso decise, ma ci unisce l’obiettivo e ahi noi la passione per ciò che facciamo. Questa domanda però non la dovresti fare a me ma a chi con noi ha lavorato o agli atleti.

La vostra caparbietà ha creato frizioni tra le squadre o siete un esempio di partecipazione voglia di lavorare?

Non so dirti se ha creato frizioni nelle altre squadre. Posso dirti che si siamo una squadra anomala ma facciamo il nostro lavoro a testa bassa cercando di farlo o provare a farlo nel migliore dei modi. Il nostro è uno sport nel gran numero dei casi al maschile e quindi va da sé che alcune volte combattiamo il pregiudizio piuttosto che il cronometro.

Ti rispondo con una storia vera. Tanti anni fa una mamma ma posso dirti che non fu l’unica, ci inviò un tema dove sua figlia prese un bel 10 alla scuola elementare. Il tema era un classico: “cosa vorresti fare da grande”…e la bimba, Benedetta ricordo il nome, scrisse: l’istruttore di nuoto.

Appio nuoto 2009
Campionati Nazionali di Salvamento a Riccione 2022

Da quel tema sono passati tanti anni e ne abbiamo letti di simili di istruttori e di maestre di danza del futuro. Ecco l’esempio è vedere i tuoi atleti che finito il loro allenamento si tolgono la cuffia e gli occhialetti, si asciugano velocemente e corrono a stringere manine di piccoli bimbi timorosi dell’acqua. Mi piace guardarli ed ascoltarli mentre parlano come noi da “grandi”….allora se questo significa essere un esempio vuol dire che ci stiamo riuscendo.

 

Appio nuoto 2009
Federica, Diana e Alessia,