La Sagrantino running è una manifestazione che porta nel suo nome il segreto del suo successo.
Il Sagrantino è un vino che è cultura e che nasce da un vitigno scuro come i colori della medaglia che verrà consegnata agli atleti che giungeranno al traguardo delle competizioni della Sagrantino running trail.
Un vino intenso, corposo e di grande struttura, che nasce dalla vinificazione in purezza dell’omonimo vitigno umbro di probabili origini greche o mediorientali che fu importato in Italia dai monaci missionari durante il Medioevo.
Grazie alle diverse competizioni che attraverseranno vigneti e cantine del Sagrantino andremo alla scoperta della natura e dell’opera dell’uomo.
Quindi non solo vigneti, borghi, sentieri sterrati e strade bianche parzialmente asfaltate. I due trail della Sagrantino Running avranno come scenario unico anche le cantine di questo magnifico angolo d’Umbria.
Domenica 31 ottobre: la lunga da 26 km, la corta da 12 km che si sviluppano su fondo misto asfalto/sterrato e partiranno da Largo Antonio Gramsci di Bevagna (PG) alle 09:15 (La Lunga) e alle 09:30 (la Corta).
Il Nordic Walking, partenza sabato ore 15 sempre da Largo Antonio Gramsci di Bevagna lungo un percorso di 12 km con circa 150 metri di dislivello. La Enogastro-Camminata con partenza alle 9.30 di sabato 30 ottobre.
Saranno occasioni per dare l’opportunità agli iscritti, podisti e non, di ammirare le bellezze paesaggistiche del cuore dell’Umbria e nel contempo apprezzare anche la tipica cucina regionale.
I passaggi vedono come scenario le più importanti cantine della zona tra cui l’azienda di Marco Caprai il quale ha creduto nella grande ricchezza di questa tradizione e l’ha recuperata in chiave moderna, adottando i più innovativi metodi di produzione e di gestione aziendale.
La cantina della Famiglia Borgese, che incarna una Storia nel Vino grazie all’amore per la terra e rispettare la natura, i suoi ritmi e i suoi spazi.
L’Azienda Antonelli San Marco, dove proprio sotto l’antica casa padronale, si trova la Cantina, completamente interrata e progettata per la vinificazione a caduta, che prevede l’ingresso del pigiato nei frementini e il successivo scarico delle vinacce senza l’uso di pompe, ma per gravità. Una vera magia.
La storia della cantina Colfalco che inizia nel 1970 con il lavoro di riscoperta, ad opera di Giovanni Ruggeri, di quello che, di lì a poco, sarebbe diventato il vitigno simbolo del territorio di Montefalco: il Sagrantino.
La storia delle cantine Briziarelli, con oltre un secolo d’amore per la terra in Umbria. Nei primi del Novecento (1906), grazie all’ingegno di Pio Briziarelli: imprenditore locale, filantropo, uomo di grandi ambizioni, dopo aver mosso i primi passi nella lavorazione dell’argilla, sceglie di investire nell’agricoltura della generosa terra umbra fondando la sua azienda agricola.
Infine l’archivio storico della cantina Fongoli rappresenta un esempio unico di storia dell’imbottigliamento a Montefalco. I cambiamenti epocali che attraversa, i cambiamenti generazionali, politici e socio culturali sono rappresentati dalle etichette dei loro vini attraverso vari tipi di carta, di colore di fondo e ovviamente delle diciture di legge ma tutte sono unite dal filo conduttore dell’essenzialità che nel tempo diventa una delle tradizioni della cantina Fongoli.