Che io di Napoli ne sia innamorato non è un segreto. L’ho raccontato l‘amore svelato e vissuto anche se veloce come un bacio, ma poco importa, gli amori più belli, in fondo, sono quelli che non si lasciano legare.Napoli è una città che sta cambiando e come tutte le storie, quando crescono, fanno bene a tutti e a me basta per volerci tornare più volte.
Correre a Napoli è stata una emozione che speri di vivere per conoscere la città da un punto di vista diverso.
Vederla dal basso, con la forza della fatica e la gioia di non fermarti. Quando ci sei dentro stai bene e lo fai vedere, anche saltellando tra le pozze d’acqua e gridando l’incitamento ai più veloci che incrociavi nei km centrali della gara e sostenendo il passo dei più lenti nel percorso contrario.
Chi ti incontra lo sente che stai bene e così i baci e gli abbracci di tanti amici in città ne sono il premio prima ancora di partire.
È stato bello vederli, stare insieme anche solo il tempo di una battuta ma lo sapevi che dietro c’era la loro Napoli, accogliente e comoda fatta di cene spensierate, di passeggiate a Posillipo e il sapore delle sfogliatelle di via Toledo.
Il bel francese che ormai per vederlo devo solo arrivare a fine gara e sperare una foto con lui, già cambiato ovviamente. I ragazzi della vecchia guardia con decine di maratone sulle gambe ma sempre più fichi e spensierati alla partenza e concentrati come neofiti in gara.
Io e Fabio che ormai siamo una coppia tra Starsky e Hutc e i super eroi e sa di essere sostegno e stimolo su tutto, dalle chiacchiere a tavola davanti al pacchero di Reginella a Posillipo al passo che ci lega anche se non sempre affiancati. Sei stato bravo, sei tornato in gara e faremo ancora tanta strada.
La nostra Napoli che ha fatto vedere ancora il meglio di sé e non parlo di monumenti, strade e palazzi ma di un popolo che sa essere vicino e forte e ti organizza una gara perfetta ed è presente anche alle 8:30 di mattina su vie sonnolenti e umide e ti applaude fino alla fine, fino a dentro la mostra d’oltremare, con un sole perfetto, la marcia trionfale della Aida che ti porta sotto il tuo tempo ideale e ti ridà tutta la voglia di non saziarti mai. Perché è vero che se stai senza penziè corri meglio e a Napoli correre vale di più.