Qualche giorno fa si discuteva con gli amici sulla possibilità di essere felici anche senza tutto questo sbattimento che il nostro sport un po’ ci impone.
Si parlava con tranquillità del fatto che si può vivere bene anche senza sport. Anche ciabattando in casa, alzandoci alle 11.00 di ogni santa domenica.
Le considerazioni erano figlie di una volontà di uscire dal nostro seminato per andare a capire come la pensano chi vive in modo diverso da noi. Di chi non si sogna nemmeno di fare tutti quei chilometri correndo.
E così con il bisogno di rivedere i propri dogmi che a volte ti pongono in contrasto con il resto del mondo, eravamo più consapevoli di cosa c’è oltre la nostra visione.
Il segreto è essere più empatici con chi non la pensa come noi altrimenti rischiamo di finire dentro un limbo da cui non potremo mai capire il prossimo.
Fare sport è una cura, ma non è necessario farlo fino a consumarsi ogni briciolo di energia.
Non sta scritto da nessuna parte che fare un maratona a settimana faccia bene, accorcia solamente la vita atletica.
Allora proviamo a capire chi non sta con noi su quel sentiero ogni domenica e forse riusciremo a portarlo dalla nostra parte.
Magari non correrà 30 km, ma sfrutterà il nostro entusiasmo per correre un chilometro di più la volta dopo.