La nostra visione di una gara tra opportunità e incertezze

Durante un periodo di preparazione gli imprevisti sono sempre in agguato.

Per un infortunio nelle tante giornate di allenamento, ma anche per il periodo che stiamo passando che non è dei migliori, può succedere di dover decidere, a un mese dalla gara, come arrivare all’evento stesso.

Dei 4 amici che hanno deciso di partecipare alla Canazei Sky Race due sono ai box nell’attesa di poter riprendere la preparazione. Gli altri due insistono ma risentono delle incertezze che si annidano nel gruppo.

In ogni caso abbiamo deciso di non farci prendere dalle paure.

La Canazei Sky Race è una gara a tratti impossibile per gente di montagna, figuratevi per chi vive dentro il GRA, ma noi non vogliamo demordere.

In un piacevole scambio di pensieri, come spesso capita su storiecorrenti, ci piace condividere l’idea (non troppo concreta), sull’eventuale ritiro già prima della partenza, parlarne ci fa bene, è utile ed esorcizza ogni incertezza.

Partire per un viaggio che ti porta a essere sulla start line di una gara da Golden Trail Series non deve essere affrontata in funzione della spesa, sennò quante a NYCM avremmo rinunciato?

Certe esperienze sportive, gente come noi, le fanno per condividere il piacere di una vacanza tra amici, assecondando la possibilità di trascorrere un meritato weekend lungo in val di Fassa

Le Dolomiti a luglio sono uno stacco dal caldo e dalla routine quotidiana e quindi una scusa buona per partire.

Se caso mai dovessimo decidere di non prendere parte alla gara, ci potremo fare il tracciato per conto nostro il sabato, già tutto balisato e capire bene le difficoltà del percorso per l’anno venturo…

Ma è una eventualità che ci suona strana, voi andreste a fare una non gara il giorno prima della gara?

Lo sport è veramente un’arma a doppio taglio, da una parte ti esalta e dall’altra ti pone davanti ai tuoi limiti, e siccome a noi quando ci dicono “no quella cosa non ce la farai a farla” … abbiamo deciso di partire in una decisone facile, elementare, istintiva.

Alla luce di questa visione romantica del Running si aggiunge una molto più concreta per cui, dopo questi due anni di incertezza non è garantito che l’anno prossimo gli impegni lavorativi ci lascino contemporaneamente tutti liberi lo stesso periodo, senza considerare che avremo un anno di più e viste le già attuali cagionevoli condizioni di salute…

Insomma amici le vie che portano a un traguardo sono spesso lastricate di buone intenzioni ma siccome qui stiamo parlando di Trail running è normale che anche in un lunedì di metà giugno, dai cieli di Roma, si possano sentire le incertezze di gente come noi, appassionati di corsa in montagna ma che della montagna teme e rispetta ogni asprezza.

Allora ci piace continuare a credere che lo sport sia una visione doppia della vita: dove uno di noi vede un limite, dall’altra c’è un amico che vede una opportunità, nell’arrivare dove da solo non saresti andato o anche decidendo di andarcene in giro per rifugi, mangiando bene e bevendo meglio.