Il Villa Ada Summer Trail che abbiamo corso questa mattina è stato un omaggio alla passione di correre all’alba, quando la città dorme, per viverla al meglio e prenderne la parte più bella.
Abbiamo scelto una data speciale, il solstizio d’estate, quando uno dei poli della Terra ha la sua massima inclinazione verso il Sole. Una data che è segno dei tempi perché ha stabilito già il primo record estivo di giornata più calda.
Per questo motivo che ci siamo ritrovati in un posto bellissimo, fresco e rigoglioso come il parco di Villa Ada, lasciandoci da parte l’asfalto e le solite strade. Eravamo il numero giusto, quello che ti fa parlare con tutti e conoscere amici nuovi. Da tante squadre diverse da storie diverse, ognuno con la sua strada.
E’ nato così il VILLA ADA SUMMER TRAIL, una mattinata per correre tutti insieme, sfruttando il tempo che ci dedichiamo ogni giorno e cosa più importante per stare insieme anche con le crostate più buone di tutta Roma Nord e oltre.
Ci siamo ritrovati alle 6.00, tra runner e camminatori in un percorso veloce e colorato tutto dentro la Villa.
Villa Ada è il 4 parco più grande di Roma, con numerosi edifici neoclassici ed eclettici quali il Tempio di Flora, la Villa Polissena, le Scuderie Reali, lo Chalet svizzero, la Torre Gotica, e c’è perfino un bunker antiaereo realizzato per volontà del duce fra il novembre del 1942 e il maggio del 1943.
Caratterizzata da boschi di lecci, querce da sughero, pinete e prati, secondo la tradizionale configurazione irregolare del giardino all’inglese. Villa Ada è popolata da scoiattoli, ricci e conigli selvatici.
Niccolò Ammaniti, nel romanzo “Che la festa cominci”, racconta di un palazzinaro che dal Comune di Roma compra un parco pubblico di 170 ettari per farne la sua residenza privata e dove vi organizza la festa più esclusiva e imprevista del secolo… quel parco è proprio Villa Ada.
L’ultimo film del maestro Vittorio De Sica, “Il giardino dei Finzi-Contini” molte scene sono state girate in un misto tra il parco di Monza e Villa Ada.
Da ragazzini era un luogo speciale, ci venivi per le giostre, per le tartarughe nel laghetto e le merende sul prato. Qui abbiamo imparato ad andare sui pattini, a pedalare senza le rotelle e qualche anno più tardi a dare i primi baci, fare le nostre corse con gli amici al tramonto, quando correre a Villa Ada era sinonimo di rimorchio.
Poi con il tempo tutto cambia, le corse hanno preso un altro sapore, le tartarughe sono sempre più grandi, diamo meno baci ma per fortuna Villa Ada è ancora il nostro angolo di verde in una città sempre più incasinata.
Corriamoci tanto e viviamola nel rispetto di tutti, senza dimenticare che è preziosa, delicata e non ne fanno un’altra uguale e vogliamole bene, come alle nostre corse, pure all’alba.
Grazie a chi ha condiviso la propria passione, un momento diverso della giornata, correndo, parlando e gustando una bella colazione.
Alla prossima.