Global Running Day ma in fondo a noi che ce frega?

Lo sapete che ieri nel mondo si è celebrato il Global Running Day? In oltre 150 paesi migliaia di appassionati si sono impegnati con eventi spontanei e organizzati in strada e nei parchi e poi condivisi sulla piattaforma Strava Virtual Global Running Day per promuovere la corsa, stimolare le persone di tutte le età a muoversi e migliorare la qualità della loro vita.

Il primo evento si tenne nel 2009, conosciuto come National Running Day, poi il 1° giugno 2016 divenne Global Running Day. Quel giorno, più di 2,5 milioni di persone in 177 paesi si impegnarono a percorrere più di 9,2 milioni di miglia.

Il vincitore della maratona di Boston 2014 Meb Keflezighi partecipò ad una corsa a Boston insieme a tanti appassionati.  Il sindaco di New York, Bill de Blasio, dichiarò che il 1 giugno 2016 sarebbe stato il Global Running Day nella città di New York, ora si celebra nel mondo ogni primo mercoledì di giugno.

Più di 100 organizzazioni supportano il Global Running Day e Million Kid Run, tra cui Abbott World Marathon Majors, Atlanta Track Club, Boston Athletic Association, Houston Marathon Foundation, IAAF, il Programma Athletics for a Better World, New York Road Runners, Running USA, USA Track & Field e molti altri.

E noi…?

Da noi non se ne è avuta notizia, non c’era una manifestazione, non c’era un evento, gara, nessuna programmazione, perchè non c’era caciotta, prosciutto da vincere, tapascione da sfidare, niente di niente,  possibile che sia solo per questo?

Però quando c’è da importare Hallowen, St. Patrick’s day e il Black Friday siamo in prima linea…

Il business che si genera con questi di eventi richiama operatori economici che ne promuovono la diffusione evangelizzando le masse e spingendole ai consumi, com’è che con la corsa ancora non succede in italia?…

Non c’è ancora un volume d’affari tale da ingolosire i principali attori del settore? il calcio domina e fagocita tutto il resto in italia? all’estero l’equilibrio nei vari sport è diverso?

C’è più coscienza del benessere personale e della salute che passa necessariamente attraverso una concezione salutare dello sport, come necessità inderogabile del mantenersi in forma, relegando la pratica dell’attivita sportiva come ricerca di prestazioni in fondo ad un’ipotetica scala di valori personale?

L’educazione allo sport, che nell’ambito scolastico dei paesi sportivamente più attivi in termini numerici ha sicuramente favorito il plasmarsi di una coscienza salutistica attraverso la pratica  dello sport.

In italia questo lo abbiamo perso in tutti i gradi dell’ordinamento scolastico a partire dai giochi della gioventù fino ai campionati nazionali universitari…

Comunque sia diventato il nostro palese ci vediamo il prossimo anno al Global Running Day, ma non in Italia ovviamente.