L’estate è il momento più atteso dell’anno e correre in riva al mare, magari alle prime luci dell’alba e su un arenile ancora deserto e silenzioso, può offrire tutta l’energia e quella particolare sensazione di benessere tanto care ai runner.
Spesso le persone pensano che correre sulla spiaggia sia una grande idea, finché non lo fanno. Può essere fantastico sì, ma ci sono alcune cose che bisognerebbe conoscere.
E’ bene sapere che correre in riva al mare è molto più faticoso rispetto ad un normale allenamento in strada.
Gli arti inferiori subiscono stimoli intensi e profondi.
I muscoli sono più stimolati poiché viene richiesto loro maggior sforzo per produrre una discreta velocità. Bisogna fare attenzione, quindi, e seguire alcuni semplici consigli per evitare eventuali infortuni quali strappi, distrazioni o contratture.
Tra i benefici della corsa in spiaggia ritroviamo il piacere di correre in riva al mare, all’aperto, in un ambiente dove si respira sicuramente aria pulita.
Inoltre, è un ottimo allenamento per la propriocettività, poiché il terreno non è lineare, e il piede deve adattarsi continuamente alle difficoltà e inclinazioni della spiaggia.
Alcuni consigli per correre sulla sabbia in sicurezza:
- Correre in riva al mare sì, ma sempre con le scarpe: no a piedi nudi. Correre scalzi varia l’assetto classico della nostra corsa e il tornare su terreni più duri, poi, risulterebbe traumatico. Inoltre il rischio di ferirsi con coralli, conchiglie o sassolini è un rischio gratuito che possiamo tranquillamente evitare.
- Sul bagnasciuga e non sulla sabbia asciutta: la sabbia asciutta riduce troppo l’impatto col terreno e la conseguente risposta meccanica; il rischio di modificare innaturalmente l’assetto della nostra corsa è praticamente certo.
- Cominciare per gradi e non percorre distanze siderali già dal primo giorno: un massimo di una/due uscite a settimana, non di più, e su brevi distanze sarà comunque allenante sia fisicamente che spiritualmente.
- Attenzione al ritmo: le difficoltà che si incontrano nel correre sulla sabbia non permettono di correre a grandi velocità. E’, quindi, difficile produrre lavori di qualità basati sul ritmo; ergo non eccedete col numero di allenamenti in spiaggia.
- Riscaldatevi almeno 10 minuti su asfalto: prima di correre sulla sabbia, preparate il vostro fisico allo sforzo su un terreno che gli è più congeniale.
- A fine allenamento ricordarsi di fare stretching e camminare in acqua: per l’effetto idromassaggio delle onde del mare sui muscoli. Camminare in acqua è ottimo per la circolazione e può restituire un discreto senso di benessere.
- Allenarsi preferibilmente al mattino presto o al tramonto.
- Spalmare sempre la crema solare: anche se si corre al mattino presto o al tramonto.
In riva al mare la quantità di iodio presente nell’aria è molto elevata. Lo iodio è un elemento benefico e necessario al corretto funzionamento metabolico. Chi corre sul bagnasciuga è quindi esposto a una quantità di iodio superiore.
E questo può portare beneficio a persone con la tiroide poco funzionante.
La corsa in riva al mare per chi è consigliata?
- a runner già esperti, capaci di controllare bene i propri movimenti e distribuire correttamente il peso tra schiena, gambe, caviglie e piedi, per evitare di compiere movimenti scorretti o di stressare troppo il fisico.
- a chi ama correre e ha problemi di ipotiroidismo: una tiroide che lavora poco trae beneficio dalla vicinanza con il mare, perché entra in contatto con una quantità maggiore di iodio, elemento alla base del funzionamento di questa ghiandola.
Correre in riva al mare non è solo un semplice sogno ricorrente legato all’estate, è il desiderio di libertà, è la necessità di tornare bambini e ricongiungersi con l’elemento primario in qualsiasi stagione dell’anno.
Ma correre d’estate, soprattutto durante le vacanze, accompagnati dal ritmo dei propri passi e dal rumore del mare, è un’esperienza gratificante e intensa.
Cosa c’è di più bello di una corsa in riva al mare con un tuffo e un bagno rigenerante finale?
Buone corse e felice estate!