Monini è il primo dei brand che andiamo a conoscere tra quelli che da sempre sono presenti sulle tavole di chi fa sport.
Abbiamo parlato con Maria Flora Monini, responsabile Direzione Immagine, Comunicazione e Relazioni Esterne, sorella di Zefferino Monini, Presidente e Amministratore Delegato, con il quale Maria Flora gestisce l’azienda.
La Famiglia Monini guarda al futuro con fiducia e competenza, con la promessa di rimanere fedele alla loro filosofia, coinvolgendo i dipendenti del gruppo in attività sportive.
-Quando è nato il bisogno di uscire fuori dallo stabilimento per dare uno stimolo nuovo al benessere aziendale?
La nostra famiglia ha avuto sempre uno spirito sportivo, quindi direi che da molti anni siamo vicini a realtà sportive del territorio, quali soprattutto la pallavolo, lo sci, ma anche associazioni sportive di vari sport che supportano e si occupano di giovani.
-Spesso in altre realtà professionali ci sono delle persone che fanno da apri pista, ovvero portano lo sport in azienda per passione, trascinando poi altri colleghi. C’è stato qualcuno che ha dato lo start a questa dinamica alla MONINI?
Sicuramente ha iniziato mio padre, ma mio fratello Zefferino è il più sportivo della famiglia.
-I luoghi in cui lavorate e vivete aiutano (Spoleto è la sede della Monini spa, ndr). La qualità della vita e dell’ambiente sono stati strumenti utili alla condivisione di un bene comune come lo sport?
Sì, il nostro territorio aiuta moltissimo perché viviamo immersi nella natura, quindi anche durante la pausa pranzo è possibile praticare passeggiate, corsa, bici, per poi rientrare in ufficio velocemente e facilmente.
-Come è suddiviso il gruppo di sportivi in generale tra uomini e donne?
Non abbiamo un vero e proprio gruppo aziendale, abbiamo molti dipendenti a cui piace praticare sport, e direi che il bilanciamento è paritetico.
-Ci sono degli incentivi, diciamo meglio degli stimoli per “non stare fermi”? Partecipazioni a competizioni sportive, preparatori atletici o altro?
Diciamo che tutti sono liberi di decidere e scegliere ciò che più piace, non abbiamo un trainer aziendale.
-I 100 anni dell’azienda, nel 2020, si sarebbero dovuti festeggiare anche a NY alla 50esima maratona della Grande Mela. È stato rimandato o avete avuto altre occasioni più domestiche?
Purtroppo questa pandemia ha bloccato tutto e non ci sono state altre occasioni negli ultimi 2 anni se non la Spoleto-Norcia in mountain bike, manifestazione molto importante nel nostro territorio.
-Ci sono valori aziendali che si misurano su scale diverse rispetto alle metriche finanziarie?
Abbiamo un Piano di Sostenibilità “ a hand for the future” 2020-2030 che prevede anche attività salutistiche e nutrizionali, quali partecipazioni a manifestazioni sportive e progetti per la scuola, per la formazione di bambini e ragazzi sulla alimentazione, lo stile di vita e l’uso dell’olio EVO, uno degli alimenti fondamentali per il benessere fisico. Nel prossimo anno avremo anche un bilancio sostenibile.
-La MONINI ha una sensibilità diversa sulla questione alimentazione e il sapere vivere bene… ha fatto da perno questo punto di partenza nella vostra vita sportiva?
Lavorando costantemente da oltre 100 anni sull’olio extra vergine di oliva è naturale che tutti noi siamo stati contagiati, se non assorbiti dalla passione e amore per questo prodotto e per le sue proprietà nutraceutiche!
-Cosa dicono in azienda? C’è un dialogo aperto con chi proprio non ce la fa ad andare oltre le proprie indolenze e si è arreso ad una vita senza sport?
No, rispettiamo le scelte di ognuno.
-Invece c’è chi non aveva mai mosso un dito e si è “ammalato” di sport, come diciamo spesso, non potendo più rinunciare a quella dose di endorfine che solo il runing è in grado di generare?
Certo che sì! Abbiamo un validissimo cross dog running che partecipa costantemente a moltissime gare e competizioni anche internazionali.