Questa estate non mi sono fermata, quindi sarebbe improprio dire che a settembre si riparte e dunque…ripartire, se non ci si è mai fermati, come si dice?
Questa infatti è stata la mia estate di corsa continua.
Un anno fa ho deciso di iscrivermi alla mia prima maratona, sollevando l’ilarità dei miei amici podisti “ ma come non eri tu quella che “mai e poi mai correrò una maratona ?!”, facendo cadere i capelli alla mia allenatrice e non capendo bene a cosa sarei andata incontro.
Non sapevo nemmeno che sarebbe stata l’estate più lunga e calda degli ultimi 20 anni!!!
Come al solito, le cose facili non mi piacciono.
Quindi mi sono armata di santa pazienza e ho puntato la sveglia all’alba.
Il mio lavoro si sospende circa per un mese e mezzo e quindi ho la libertà di organizzare gli impegni familiari e gli allenamenti liberamente, una leggerezza mentale che non tutti hanno.
E allora ho corso alle 6, ho fatto colazione alle 4.30, ho scaricato l’app che localizza le fontanelle, ho mappato tutti i percorsi all’ombra, ho bevuto litri d’acqua e ne ho sudati altrettanti.
Questa estate ho corso quasi tutti i giorni, salvo le settimane di vacanza in montagna e al mare.
Perché per me la vacanza è smettere di fare le cose usuali e dedicarsi a tutto il resto. E quindi in valigia non porto nemmeno le scarpe per correre.
Poi è arrivato settembre e mi sono ritrovata domenica 4 con una sensazione strana: da un lato percepivo un senso di continuità come se solo ieri fosse giugno, dall’altro tornare in studio, vestirmi e passare tutta la giornata fuori mi sembravano cose che non facevo più da secoli.
E allora forse sono ripartita senza essermi mai fermata.. integrando parti di me. Chissà se questa esperienza mi darà un maggiore equilibrio o mi farà sentire stanca tra un mese!
Come cantava Lucio Battisti “lo scopriremo solo vivendo”.
Intanto… continuo a correre 😉