“Sono arrivato ultimo, ma mai come questa volta sono felice”

Volete sapere cos’è la felicità? Facile.

Correte una Vertical Run….realmente!

Nessuna gara virtuale potrà mai sostituire una reale avventura sulle Dolomiti.

Lo scenario è stato quello della DOLOMYTHS VERTICAL KILOMETER che gli organizzatori hanno fortemente voluto mettere in piedi a settembre dopo aver annullato questa e altre 2 gare a Luglio.

In assoluto uno dei vertical più impegnativi del calendario internazionale

Lo spirito montanaro, che davanti alle difficoltà non si abbatte ma si esalta, non ha voluto cedere alle difficoltà legate alla pandemia e con un inaspettato scatto di reni ha messo in piedi un’ottima occasione per dimostrare che con buona volontà e coraggio non ci sono ostacoli insuperabili per organizzare una vera gara.

Gara lunga solo 2,4Km ma che con 1.000 metri di dislivello diventa un vero e proprio esame di maturità per chi corre in natura. L’occasione capita a cavallo della decisione di un weekend sulle Dolomiti programmato all’ultimo istante: finalmente l’occasione per partecipare ad una gara vera e non virtuale! Un regalo piovuto dal cielo in un un momento dove le gare virtuali sembrano essere diventate il nuovo mantra di estasi podistica per molti ma non per tutti.

L’emozione alla partenza è palpabile, una vera gara dopo mesi di lockdown podistico è difficile da descrivere, ci si guarda con compiacimento nascondendo i sorrisi dietro le mascherine, i migliori specialisti si sono dati appuntamento in un battibaleno, io unico cittadino farò un’impietosa fine dietro a questi giganti della scalata veloce.

Si parte a distanza di 30 secondi, una staffetta che si esaurisce velocemente e su via per i sentieri che da subito fanno capire quanto ci sarà da soffrire.

Un’ora di fatica immane che a una settimana di distanza mi rimane ancora nelle gambe.

Una gara che mi ha raschiato i polmoni e fatto esplodere il cuore in un’incessante, incredibile, durissima arrampicata con 1.000 metri di dislivello e pendenze del 50% su scoscesi ed aspri sentieri dolomitici appena accennati, una gara maledettamente reale.

Competizione, incoraggiamenti, sorrisi, tifo, sudore, condivisione, scenari indescrivibili, gioia pura all’arrivo. Nessuna gara virtuale potrà dare questo, mai.

Sono arrivato ultimo, ma mai come questa volta sono felice.

Daniele Silvioli

 

 

Daniele Silvioli
Rappresento l’anima interiore e saggia di Storiecorrenti. Mi piace non apparire troppo, restare dietro le quinte a dipingere la scena e a suggerire le battute giuste. Aiuto a non divagare, a semplificare e a centrare l’obiettivo della comunicazione sportiva!