Fisioterapisti, ortopedici, osteopati, massaggiatori, chiropratici, cartomanti e veggenti…
Quanti ne hai frequentati, consultati, pagati per riuscire a superare quel dolorino, la contrattura, il fastidio che ti avrebbe compromesso la preparazione, avrebbe messo a rischio la gara che avevi elevato a dottrina inarrestabile.
Non sentivi nessuno, eri sordo e isolato:
“Il riposo è la cura migliore” ti dicevano
“Riposati tu” rispondevi.
Correvi come ti pareva pur di non fermarti, poggiando su un lato, correndo su terreni morbidi, compensando ogni incertezza nel passo.
Più tempo passavi su quel lettino a farti toccare, massaggiare, tirare e più capivi quanto amassi la corsa. Se solo ti fossi ascoltato di più, se fossi stato più attento nella stessa misura in cui non davi credito a chi era più esperto di te
Ma ora che lo sai e ti conosci meglio di ieri, asseconda i tuoi bisogni, riposa se serve e non arrivare al limite che tanto lo sai che lì non troverai alcuna medaglia ad aspettarti.
Perché tanto il premio più bello te lo dai per conto tuo, ogni volta che ascolti i segnali del tuo corpo che ringrazia per averlo rispettato e assecondato.