Parlo sempre di corsa perché mi fa stare bene, esattamente come praticarla.
Ogni situazione che mi ricorda il gesto o un evento, un luogo dove vi ho corso o vorrei corrervi, la smania da podista vecchia maniera prende il sopravvento.
Come il pallone calciato in un prato, non resisto.
Quando incontro alcune persone in contesti fuori dalla corsa e scorgo piccoli dettagli, movenze, tic e manie da cui capisco che sono dei runner, attivo un processo che mi fa sentire come loro, più vicino a loro, anche se non ci conosciamo.
Parlare della corsa è come una terapia a specchio dove io divento loro.
Quando parlo di corsa sono un tifoso di me stesso, che poi non sarei altro che il supporter di un movimento, di una comunità che ha il suo gergo.
Se sento termini che sono il nostro codice verbale accendo i led della tensione emotiva. Così parole come half, trail, maratona, pista, ripetuta, fatica, impegno, possono essere usati in mille altri discorsi ma a noi ci tengono appesi alle nostra corsa e basta.
Parlo sempre di corsa e si vede, non c’è altro argomento che mi smuove le viscere e mi evidenzi agli occhi del mondo.
Se trovo persone come me vorrei non finirei mai di raccontare, ascoltare, imparare qualcosa di nuovo sulla corsa.
Se trovo altri diversi da me faccio due cose: o pontifico su tutto, tiro fuori aneddoti, consigli, citazioni da libro cuore, oppure, a volte, quando voglio essere io il centro del mio mondo, mi isolo da tutti in un processo ascetico di condivisione silente.
Parlo sempre di corsa così come gli amici parlano solo di calcio e non so cosa darei per avere il mio Bar sport che chiamerei il “BarRan” dove ci farei incontrare e parlare le persone che corrono ma anche quelle che non corrono.
Le farei stare comode e ben accolte in un luogo ideale dove volersi bene e stare fermi e parlare del nostro movimento come se fosse la cosa più naturale del mondo, come correre.
Parlare di corsa mi fa bene, mi fa sognare e mi fa vedere nuovi traguardi, senza faticare, perché poi la fatica vera arriverà e sarà la parte più bella di tutte le parole che abbiamo usato per descrivere il nostro sport.