Ehm….si, no, ni…ci penso…insomma, ad essere sincera, ci ho messo un po’ per dare una risposta.
Ma andiamo con ordine.
Sono ormai otto anni che ho iniziato a praticare questo sport, da sola e spesso in compagnia. Sono un atleta indisciplinata, ci provo a dare un senso ai miei allenamenti e non sempre ci riesco.
Molto spesso, esco a correre per far prendere aria alla testa e “anestetizzare” i pensieri (e forse in questo caso possiamo parlare di allenamenti per la testa!).
Non posso negare che di frequente, soprattutto negli ultimi mesi, io faccia parecchia fatica a correre vuoi perché sicuramente non ho una buona tecnica di corsa (non avendo mai dedicato del tempo ad acquisirla) vuoi perché sono un soggetto molto anemico (non sto cercando scuse ma solo riconoscendo i miei limiti soggettivi).
Viene quindi nuovamente spontaneo chiedersi, e chiedermi, perché io continui, o piuttosto mi ostini, a praticare pedissequamente questo sport.
Ed ancora il pensiero si rivolge a tutte quelle mattine che mi alzo alle 5:30 ed esco a correre quasi in pigiama o a quelle sere in cui rientro dal lavoro alle 20:30 e mi cambio per andare a correre coi lupi o a quando piove ed esco a correre per giocare con le pozzanghere.
Insomma, ma perché lo faccio?
La risposta è semplicissima: perché se non lo facessi starei qui a chiedermi perché non lo faccio più.
La corsa non è soltanto mettere un piede dietro l’altro, partecipare ad una gara e fare il personal best.
La corsa é tante cose e sono tutte queste cose insieme che mi aiutano a dare una risposta.
Mi piace la fatica, sì lo ammetto, mi piace lamentarmi e chiedere a me stessa: “ma quanto manca?”.
Mi piace guardare una salita e dire “non ci penso proprio” e poi percorrerla (lamentandomi) per pensare alla fine che comunque resto umile.
Mi piace accelerare il passo quando incrocio qualcuno per far vedere che “vado forte”.
Mi piace mascherare la fatica se passo davanti ad un gruppo di persone che sta bivaccando per far vedere che io sono figa che faccio sport.
Mi piace portare sempre le scarpe da corsa con me quando viaggio per poter avere il ricordo di un percorso tracciato in un’altra città del mondo.
Mi piace girare per Roma riconoscendo un posto come “mio” perché ci ho corso qualche giorno fa o qualche ora prima, mi piacciono gli appuntamenti con gli amici per correre insieme e poi fare colazione alla fine, e poi mi piacciono le foto, quelle buffe e quelle finte serie.
E allora si, la corsa mi piace e sono grata per averla incontrata lungo la mia strada di vita.
Buone corse a tutti!
Chiara