Le gambe corrono quando la testa è collegata: la mia prima esperienza alla mezza maratona Roma-Ostia

Quando sei un principiante e non hai mai corso una maratona o una mezza maratona, ascolti chiunque possa darti dei consigli sull’allenamento, sulla gara e sull’atteggiamento mentale da avere; e io non avendo mai fatto gare come queste ho ascoltato chiunque potesse farmi capire come comportarmi per arrivare al traguardo della mezza maratona Roma-Ostia.

Oggi posso dire che quei consigli sono stati utilissimi, perché mi sono attenuto scrupolosamente alle istruzioni ricevute e devo dire che mi hanno permesso di arrivare al traguardo senza alcun problema.

Ho sempre pensato che fare la maratona fosse una cosa impossibile per me che sono asmatico, per niente sportivo  dalla nascita e che ho sempre faticato a correre 6/7 km ; però poi un giorno è scattato qualcosa e mi sono posto un obiettivo di 10 km; ricordo quel giorno in cui faceva freddo e pioveva, ma io avevo deciso e dovevo rispettare la mia scelta; perciò, dopo aver corso  10 km mi sono detto che l’obiettivo ottenuto per mezzo dei progressi che avevo ottenuto correndo in modo costante ogni due giorni, poteva darmi una speranza e magari nel tempo sarei riuscito ad essere un maratoneta.

A dire il vero ancora non lo sono, ma sono sicuro che da qui a 6 mesi potrò dire di avercela fatta.

Ma riavvolgiamo il nastro e iniziamo da quel momento in cui ero riuscito a fare 10 km, perché qualche giorno dopo incontro dei miei ex compagni di scuola che mi dicono se volevo partecipare alla mezza maratona Roma-Ostia!!

La sfida era arrivata nel momento giusto…è come quando gli astri si incrociano perfettamente e ti rendi conto che è arrivato il momento di fare qualcosa che non hai mai fatto.

Perciò, senza esitare dissi subito si…come ci si iscrive?

E appena tornato a casa faccio l’iscrizione su internet…booom.

La decisione era frutto di un periodo di profonda routine lavorativa e familiare…avevo bisogno di uno scopo, di un obiettivo che mi desse una botta di adrenalina; e cosa c’è di meglio di una mezza maratona? Una vera sfida per chi al massimo ha fatto solo 10 km?

In realtà non sono mai stato un corridore costante, piuttosto l’ho sempre fatto per smaltire quella pancetta fastidiosa che quando arriva l’estate è lì presente e ti dà noia, e le mie esperienze di corsa sono state sempre sporadiche senza mai una certa continuità.

Questa volta però era diverso, ero riuscito ad essere costante, a raggiungere l’obiettivo dei 10 km e aver deciso di correre la mezza maratona.

Il tempo a disposizione non era molto, due mesi circa, ma se avessi fatto qualche allenamento specifico avrei potuto partecipare o almeno tentare di farcela.

In questi due mesi non è stato per niente facile perché ho avuto anche due infortuni, il primo è stato uno strappetto causato da scatti effettuati con poco riscaldamento e l’altro una fortissima botta al ginocchio verificatosi per una caduta mentre scendevo le scale.

Quando accadono situazioni che ti mettono in difficoltà, l’unica cosa che ti aiuta è la testa e cioè rimanere focalizzato sull’obiettivo, riposare durante gli infortuni, mettere ghiaccio e creme antidolorifiche, e fare una preghierina la sera hahahah!!!

Perciò, nonostante queste disavventure, mi sono posto degli obiettivi intermedi e cioè aggiungere un km in più ogni fine settimana, fino ad arrivare ai 15 km.

Con questa autonomia e un tempo molto basso di 6,15 ero pronto ai nastri di partenza della mezza maratona.

Quello che posso dire è che è stata una delle giornate più belle della mia vita, ma non perché sono arrivato al traguardo e neanche per avere ricevuto la mia prima medaglia…quello che mi ha reso felice è stato godermi ogni singola falcata, avere deciso di divertirmi ed essere riuscito a divertirmi.

Non nego che ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentito stanco, ma la testa era carica e le gambe erano collegate alla testa.

Ricordo in modo specifico il momento della tanto temuta salita del campeggio, me la immaginavo un po’ come Fantozzi quando fa la gara ciclistica e passa dal rosso al blu cobalto, tante persone me ne avevano parlato come uno scoglio da superare, ma poi usando la tecnica dei piccoli passi e avendo fatto allenamento in salita a Villa Ada….posso dire che è stata veramente una passeggiata.

Durante la gara, non mi sono mai fermato, non ho mai camminato (eccetto quando bevevo ai punti di ristoro) e ho cercato di motivare con urli ripetuti coloro che avevano qualche difficoltà.

Questa è la mia mezza maratona, obiettivo intermedio per la vera gara per cui mi allenerò e che mi godrò come pochi.

Alla prossima…che sarà sicuramente la maratona di Amsterdam.