La maratonina dei Tre Comuni e la fatica di pensarla

Domani correremo la maratonina dei Tre Comuni, una gara che non è la più impegnativa del calendario, di siuro la più esigente.

Chi corre a Roma non può dire di non averla fatta almeno una volta o solo pensato di volerla correre.

Se sei uno da fatica, salite e asfalto, su quei tornati di Civita Castellana ci sei stato e ci sei pure tornato a sudarci e a imprecare il giorno che ti eri iscritto.

Il tracciato come lo metti, lo metti, è sempre uno sparticque: la fai bene ti esalta, soffri ti abbatte.

Alla maratonina dei Tre Comuni spesso è nuvoloso e fa freddo e i colori che vedi sono quelli delle maglie dei tanti atleti a testa china sull’asfalto, il resto è marrone della natura in letargo e nero colore della strada.

Il percorso è guida e mentore e ti fa capire le ragioni per cui si dice che il running è uno sport senza compromessi..

La Tre Comuni non è la più impegnativa del calendario ma è la più esigente: Perché la chiamano la Regina d’inverno delle gare, perché è un continuo saliscendi e fa sempre freddo, e perché è il punto di non ritorno nel decidere che fare atleticamente e non solo nelle settimane successive.

La Tre Comuni

Domenica andremo a prenderci un piatto che è un contributo alle memorie podistiche di migliaia di appassionati. Ci sono stati anni in cui apparecchiavi la tavola con i piatti della Tre Comuni ed era colorata e piena di argomenti interessantissimi su cui discutere.

I Parenti, annoiati, fingevano attenzione davanti alle tue cronache sportive, “i monologhi di papà”, li chiamavano e non mollavi e arrivavi fino al traguardo, fino alla fine, fino al caffè e ammazza caffè compresi.

Così, in casa, nei giorni prima della Tre Comuni il clima è vissuto come un periodo di quaresima. Si pensa solo alla domenica che verrà. Ogni aspetto logisitico è funzionale a non far stancare papà che ha La Tre Comuni, (detto a mezza bocca in segno di rispetto e finta devozione)

Tu vivrai l’attesa come un giocatore di scacchi prima della finale contro Anatolij Karpov.
Ti aggirerai per casa senza sentire nessuno, evitando incarichi pesanti e accompagni di figli adolescenti in orari notturni.

Giunto al sabato sera, dopo cena, non ti troverà più nessuno perché alle 21.00 sarai già a letto che ripassi tutte le precedenti edizioni, Di quando alla partenz c’erano -3 gradi che per un Romano è come correre in provincia di Reykjavík.

Eppure, ogni anno, non accetti compromessi, convinto che tutto serva a fare una stagione decorosa e trovi mille giustificazioni per essere sulla Cassia alle 7.00 di mattina e vedere le macchine con dentro altri come te in direzione zona di partenza.

E nel silenzio di una domenica sorniona e fredda, prometti a te stesso che questa sarà diversa, non andrai a premio ma di sicuro avrai altro da pontificare al prossimo pranzo con i parenti.

Intanto in lontananza senti chi, snervato ma finalmente soddisfatto apostrofa al resto della famiglia

“…fate piano, papà dorme che domattina ha la Tre Comuni”