Il Passatore รจ diventato il nostro Cammino…

Un autore anonimo spagnolo, per descrivere il Cammino di Santiago di Compostela, un giorno disse: โ€œlโ€™esperienza non sta in quello che hai camminato, ma in quello che hai imparato.โ€ย 

Mi piace pensare che lo stesso concetto possa valere per la 100 chilometri del Passatore.

Perchรฉ se sabato 24 maggio cโ€™erano 3300 atleti alla partenza, รจ segno che la gara ha superato le barriere della prestazione sportiva ed รจ entrata nella visione catartica del viaggio interiore.

Lo abbiamo provato in tanti cosa si sente passando sui pendii della Colla, addentrarsi nella notte di Brisighella e oggi, piรน che mai, la voglia di essere sogno ad occhi aperti รจ tangibile e concreta.

I racconti di chi ci รจ stato narrano di notti incredibili, di stelle brillanti quasi estive e altre con nuvole cariche di pioggia e pensieri.

Senza nulla togliere a percorsi umani e religiosi, rispettando fedi e credenze popolari, la prova di forza e ragione che spinge tutti quei cuori sulla salita di Vetta le Croci รจ figlia di una maturitร  sportiva di un movimento che sa cosa vuole.

Chi parte per il Passatore ci รจ arrivato con la sana imprudenza del maratoneta, passando per le prove di vita quotidiane che nulla hanno a che fare con lo sport ma che sono servite eccome.

Quando inizi un viaggio cosรฌ lungo assapori il rischio di non arrivare mai, temi di fallire prima della gloria, ma se hai deciso di segnare lโ€™inizio di quel viaggio รจ perchรฉ ce lo avevi prima nella testa che nelle gambe.

Non ti curare di chi ti voleva fermare, non devi giustificare niente a nessuno, non รจ semplice far capire il senso di tutto ciรฒ.

Oggi non ti deve importare di chi ha provato a ย rovinare lโ€™asprezza della gara con un aiuto o una strada piรน breve. Loro non parlano la nostra lingua, non vivono come noi.

Tu sei mosso da una energia che non si puรฒ spiegare e non servirebbe a niente dire perchรฉ lo fai.

Palesare la tua veritร  sminuirebbe il concetto stesso di viaggio. Sarebbe come chiedere ad un alpinista perchรฉ devi salire fin lassรน. La risposta ce lโ€™ha insegnata la storia ed รจ perchรฉ lui รจ lรฌ.

Per lo stesso principio sei partito da Firenze e non ti sei piรน fermato, ma poteva essere qualsiasi altra cittร  e avresti messo tutto te stesso su quei chilometri, perchรฉ non conta la strada ma solo tu che ci sei sopra.

I tuoi desideri, i bisogni le angosce e le paure. Ci hai messo tutto รจ lo hai spinto, condotto anche oltre ogni umana sofferenza. Perchรจ quello che ti ha mosso รจ stato un amore grande e grazie a lui sei arrivato fino in fondo.

Tutto questo รจ lo sport.

Mettere ogni goccia di sudore sui tuoi pensieri e portarli fin dove te la senti e oltre, anche dopo 100 chilometri.

Siete stati bravissimi

Marco

Passatore 2012 con lโ€™amico Beppe