I podcast al posto della musica

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A me piaceva correre con la musica, mettevo le cuffie, cliccavo su play e iniziavo a correre.

Poi sono arrivati i podcast e tutto è cambiato.

Storicamente non ci ho mai creduto al fatto che la musica potesse essere una forma di doping, non ho mai beneficiato di alcun aiuto dai BPM della mia playist.

Correre con la musica è vivere lo sport sotto una luce diversa, le tua canzoni preferite lungo la solita strada ti fanno diventare regista, attore e spettatore di un musical perfetto.

Per il tempo che vorrai, alla velocità che potrai la musica anima ogni volta il tuo personale trionfo in movimento.

Tutto questo era vero fino a quando sul mercato dello streaming audio non è arrivato, come un onda rinascimentale, il contenuto narrativo dei podcast.

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Perchè se è vero che a me ora piace correre in silenzio, ascoltare le serie, le storie e le analisi di podcaster di qualità è quanto di più simile alla corsa senza disturbi ma riflessiva.

Lo scrittore Mauro Covacich sostiene che la corsa è una faccenda interiore, la capacità di ascoltarsi dall’interno, dal cuore, dal respiro.

Ascoltare un podcast è la forma pià vicina a questo tipo di approccio e lo hanno capito forse anche i 9,3 milioni di persone che dichiarano di aver ascoltato podcast nell’ultimo mese (dicembre 2021) secondo uno studio Ipsos e Nielsen riportato da una indagine sociali e comportamentale di IntesaSanpaolo.

Dopo un periodo di crescita più sostenuta nel 2019 e 2020, nell’ultimo anno si è assistito a un incremento più contenuto, ma che stabilizza la quota dei fruitori a circa il 31% nella popolazione tra i 16-60 anni.

Gli argomenti più seguiti risultano essere “cultura e società”, “arte” e “musica” e meno di un podcast italiano su tre è composto da più di tre episodi, e solo il 29 per cento dei podcast ne ha almeno 20.

 

Personalmente negli ultimi 3 anni ho ascoltato di tutto, la pandemia e i lunghi periodi in casa hanno agevolato la fruizione del prodotto podcast. Poi con il tempo sempre, un po’ meno a disposizione, ho imparato a riconoscere la qualità dei canali e il tipo di argomento.

Dove si ascoltano i podcast? I luoghi preferiti dove ascoltare i podcast sono indiscutibilmente la casa, poi la macchina e in strada/camminando.

Il tempo medio di ascolto giornaliero è di 40 minuti, generalmente mentre si fanno altre attività. E’ ben l’80% che dichiara infatti l’ascolto in modalità multitasking, soprattutto associandolo ad attività routinarie come sbrigare attività domestiche, cucinare, mangiare, e correre potrei aggiungere a buon diritto.

Si perchè la strada quando si corre è un alleata per restare concentrati sull’aspetto atletico e all’ascolto di una storia e lo smartphone è ovviamente lo strumento più usato.

Il livello di coinvolgimento è elevato, il 59% degli utenti li ascolta fino alla fine, segnali positivi soprattutto per le serie che si dimostrano una leva per tenere agganciati gli ascoltatori. Tra il 2021 e inizio 2022 ho ascoltato le serie migliori.

Non è facile districarsi tra i tanti prodotti, ma quando ne trovo uno, di qualità superiore, ci resto incollato puntata dopo puntata.

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Così è stato con storielibere.fm un progetto di narrazione e intrattenimento che si propone di ridare centralità alla parola. Una piattaforma con diversi canali tematici da cui ascoltare storie bellissime.

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Chora media la podcast company italiana, nata nel 2020 e fondata da Guido Brera, Mario Gianani, Roberto Zanco e Mario Calabresi, che la dirige. con una vasta gamma di narrative autentiche, attraverso un’unione non convenzionale di formati.

I podcast si sono ritagliati uno spazio nella routine quotidiana, tanto da essere un mezzo per informarsi, conoscere e anche divertirsi, ma è anche uno strumento di attivazione di un’audience giovane e consapevole.

Sono un mezzo di divulgazione e conoscenza, non ha età e arriva dappertutto.

Impariamo a usarli, perché se è vero che il 65% della popolazione ha letto almeno un libro nel 2020, forse i contenuti narrativi di qualità attraverso i podcast potranno essere un’alternativa alla pigrizia dei lettori e un ottimo compagno di allenamento su tutte le strade del mondo.

Buon ascolto

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