La bella ripartenza della Maratona di Roma di domenica 19 settembre è stato un segnale di ritorno dei grandi eventi su strada nella Capitale.
Il futuro dello sport in città sarà deciso dai programmi elettorali dei candidati al Campidoglio alle elezioni amministrative del 3 e il 4 ottobre prossimi.
Ne abbiamo analizzato i contenuti e compreso che hanno molti elementi in comune; d’altronde a Roma i problemi del mondo dello sport sono sotto gli occhi di tutti, e i programmi dei candidati affrontano i temi con soluzioni diverse, e alcune idee nuove ed interessanti.
Impiantistica e promozione locale fungono da perno per tutti.
Lo sport ha un valore enorme dal punto di vista sociale, economico e del benessere, e considerando che l’indice di sportività calcolato dal Il Sole 24 ore nel 2021 assegna alla città di Roma solo il 31 esimo posto su 107 città ci sarà tanto da fare.
Impianti sportivi.
Raggi difende il lavoro fatto sugli impianti fino ad oggi, e per il quinquennio 2021/2026 predispone un piano regolatore dello sport tramite la costituzione di una cabina di regia partecipata da rappresentanti di Federazioni, Enti di promozione sportiva, Concessionari di impianti pubblici e gestori di impianti privati.
Calenda parte da un censimento aggiornato degli impianti di Roma Capitale, e punta ad aumentare il numero di spazi sportivi comunali passando dagli attuali 0,79 ogni 1.000 abitanti ad almeno 0,85, con l’obiettivo, inoltre: di portare l’offerta sportiva pubblica nei Municipi dove oggi non è sufficientemente presente; di alienare gli impianti sportivi che non rispondono a finalità di pubblico interesse; di correggere il Regolamento di concessione degli impianti di Roma Capitale (deliberato nel 2018), come dettagliato maggiormente nella presentazione dedicata.
Gualtieri parla di Impianti diffusi e parte da 100 aree pubbliche, 100 aree per l’Atletica e lo sport, da includere in un piano per l’impiantistica che si basi sull’analisi dei bacini di utenza al fine di pianificare l’effettiva capacità di soddisfare i bisogni, in un’ottica di riequilibrio territoriale del sistema, restituendo alla fruizione pubblica, grazie alle risorse del PNRR e alla collaborazione con la Regione Lazio, il patrimonio di riferimento sportivo, con particolare attenzione a palazzetti, palestre, spazi esterni scolastici, piste ciclabili, punti verdi qualità, anche con strumenti concessori più moderni e economicamente sostenibili.
Su questo ambito Calenda si impegna a migliorare la gestione degli impianti da parte dei privati, prevedendo premialità o meccanismi di semplificazione urbanistica (es. iter accelerati di valutazione dell’intervento, maggiore facilità per i cambi di destinazione d’uso, etc.) per demolizioni e ricostruzioni con destinazione a finalità sportive, per edificazione di nuovi impianti in zone a bassa presenza di infrastrutture sportive e per lo sviluppo di impianti del CONI, delle Federazioni sportive nazionali e delle Discipline associate.
Promozione dell’attività sportiva
Per fare questo, spiega Calenda, è necessario intraprendere azioni mirate di promozione internazionale, garantendo una stretta collaborazione con il Governo, il CONI, le FSN e gli altri attori istituzionali, assicurare un ambiente amministrativo trasparente, efficiente e ben funzionante ed utilizzare gli eventi come occasioni di ripensamento di aree, funzioni, e prassi amministrative.
Gualtieri vuole un sostegno all’associazionismo attraverso gli stati generali dello sport fin dai primi 100 giorni, con un immediato segnale di aiuto all’associazionismo sportivo di base, negli ultimi anni abbandonato a se stesso, con particolare riferimento alla pratica sportiva nelle aree periferiche e per cittadini in difficoltà socio-economica e con disabilità.
Nei prossimi 5 anni Virgina Raggi intende proseguire a promuovere lo sport in ogni sua forma, attraverso ogni canale disponibile. Indispensabile in questa fase storica post pandemia sostenere i bambini, i ragazzi e le famiglia meno abbienti con strumenti come i voucher per la pratica sportiva. Un sostegno economico è necessario non solo tramite aiuti all’utenza ma anche in via diretta attraverso sostegni ad associazioni sportive, istruttori, gestori di impianti pubblici e privati.
SUGLI EVENTI
Gualtieri punta molto sui piccoli eventi, supportando l’associazionismo sportivo e i comitati organizzatori degli eventi sportivi, dai cittadini ai municipali, attraverso un immediata moratoria che preveda l’affrancamento dal pagamento dei servizi (vigili, transenne, OSP, Ama, etc.). Sui grandi eventi vuole pianificare, in sinergia con le Federazioni, gli Enti di Promozione e tutti gli organismi sportivi, una strategia di attrazione e di sostegno degli eventi sportivi di rilevanza regionale, nazionale e internazionale, come volano di rilancio e trasformazione della città, legando progetti di riqualificazione territoriale ai grandi eventi sportivi internazionali.
La Raggi punta sulla legalità e trasparenza per evitare che si ripetano esperienze negative come in passato. È dunque necessario per la Raggi, nei prossimi 5 anni, per quanto concerne le manifestazioni, le gare e gli altri eventi, snellire le procedure e facilitare gli organizzatori, dando loro sostegno, tempi certi e garanzie fino a oggi irrigidite dalla burocrazia.
A tal fine si rende necessario: l’introduzione di uno sportello dedicato all’affiancamento degli organizzatori per le pratiche burocratiche; l’anticipazione delle risposte alle richieste di patrocinio e di autorizzazione, che spesso arrivano solo a ridosso dell’evento; l’ampliamento della cabina di regia degli eventi su strada e la costituzione dell’osservatorio sugli eventi sportivi di Roma, introducendo la presenza di uno o più rappresentanti degli organizzatori.
Calenda vuole incentivare e aiutare tutte le iniziative auto-promosse da cittadini, associazioni o altri soggetti promotori finalizzate a diffondere e praticare ogni tipologia di sport per portare nuovi grandi eventi nella città, che determinano importanti benefici sia economici che sociali. Per fare questo, spiega, è necessario intraprendere azioni mirate di promozione internazionale, garantendo una stretta collaborazione con il Governo, il CONI, le FSN e gli altri attori istituzionali, assicurare un ambiente amministrativo trasparente, efficiente e ben funzionante; utilizzare gli eventi come occasioni di ripensamento di aree, funzioni, prassi amministrative.
La volontà dei candidati di riconoscere l’attività sportiva come servizio pubblico è forte e il fatto stesso che nei loro programmi elettoralI ne occupi una buona parte ne è il segno evidente.
Dalle palestre popolari per cui Gualtieri evoca aiuto e collaborazione in quanto patrimonio per la città, in particolare a quelle meno strutturate e consolidate. La realizzazione di un Hub dello Sport secondo Calenda su modello del Singapore Sports Hub, una piattaforma integrata dello Sport e del Benessere che, attraverso l’utilizzo e la valorizzazione delle strutture già esistenti nel Quadrante Nord di Roma, come il Parco del Foro Italico e lo Stadio Flaminio, metta a sistema le aree sportive e per il tempo libero della Capitale.
L’impegno della Raggi nella riqualificazione e nuova realizzazione di playground, piste da pattinaggio, palestre all’aperto, skate park, pistini atletica, parchetti per agility bike e urban bike, ecc.
Roma davvero può diventare un laboratorio di creatività del benessere.
Da sportivi abbiamo imparato che ad ogni stimolo c’è sempre stata una risposta: dalle corse di notte, all’alba, alle attività sul fiume, alle ciclabili fino al mare. Le palestre all’aperto organizzate sotto pandemia da privati o volute da piccoli gruppi di quartiere.
Alla luce della nostra volontà di voler vivere la città senza subirla vi chiediamo di metterci impegno, onestà e senso civico, in tutte le parti coinvolte.
Vogliamo una città dove fare sport non sia un privilegio di pochi ma un piacere di tutti, solo così saremo pronti alle sfide di domani, cittadini del mondo, in una relazione inclusiva e democratica grazie allo sport.
Ps. Abbiamo chiesto il programma di Enrico Michetti ma ancora non è disponibile.