Eccola finalmente la Run Rome the Marathon 2022

Siamo stati in Campidoglio alla conferenza stampa per la presentazione della prossima Acea Run Rome the Marathon, che per tutti noi, sarà la 27^ Maratona di Roma.

Non ce ne vogliate, ma di anglicismi ne abbiamo piena la vita e seppur ampiamente riconosciuto il “rebranding”, appunto, dell’evento cittadino, il 27 marzo alle 8.30 di mattina partirà la nostra maratona.

La manifestazione podisitca più importante e sarà sempre un po’ la Maratona di Roma, o come ci piace apostrofarla in calendario: “ROMA”.

Nicola Ferrante, il Presidente della società Italian Marathon Club che con Infront e Corriere dello Sport organizzano l’evento, dal palco della sala protomoteca del Campidogio ha ricordato in qualità di direttore tecnico della maratona, il lavoro impeccabile che svolge da 27 anni con il suo staff al fine di rendere unici i 42,195 metri del percorso più affascinante al mondo.

Il percorso è lo stesso del 2021 – ha confermato Ferrante –  uno spettacolo a cielo aperto. La partenza sarà da Via dei Fori Imperiali altezza Via San Pietro in Carcere e con l’atleta che parte avrà alla sua destra il Foro Traiano e a sinistra il Foro Romano. Lungo il Percorso di Maratona ci saranno 16 rifornimenti e 12 spugnaggi.

In una città con la più alta concentrazione di beni archeologici, storici e architettonici al mondo, il consiglio più importante è di correre a testa alta e occhi ben aperti!

Il tempo limite per concludere la maratona è di 6h30’. e sarebbe bello prendersele tutte, perché una Roma senza macchine ce l’abbiamo solo in quel giorno…ma tanto sappiamo bene che faremo di tutto per finirla il prima possibile.

La partenza è da Via dei Fori Imperiali alle 8:30 per la maratona e alle 8:45 per le staffette.

Saremo con le spalle al Colosseo e l’arrivo con la faccia rivolta alle arcate dell’Anfiteatro Flavio. Da romano che tutti week end ci corre sotto, non mi abituerò mai alla sua bellezza e al timore reverenziale che incute ogni volta.

Il tracciato è scorrevole ma non facile, con molti cambi di direzione e chilometri di sanpietrini, li patirete più nei giorni successivi che in gara, garantito..

Il pubblico non vi lascerà mai o quasi, e ci sono due punti da ricordare: il rientro su Lungotevere Aventino accanto alla Bocca della Verità e i passaggi a Piazza Venezia.

Il primo è bellissimo, un po’ perché voi sarete ancora freschi e con il passo ormai a regime e poi perché il pubblico, disposto tipo Torcida brasileira, lo sentirete tutto.

Il secondo è uno snodo essenziale della gara. A Piazza Venezia ci passerete tre volte e vi assicuro che avrete sul volto tre espressioni diverse per ogni passaggio.

Ma veniamo alla parte “più lontana” del percorso.

Dopo aver saltellato e cantato con i vostri amici fin sotto il Cupolone di San Pietro, arriviamo alla Mezza Maratona al quartiere Prati.

Il pubblico da qui inizia a diradarsi, le strade si allargano, i runners accanto a voi parlano sempre meno e dal 22° km, fino al 30km ci saranno 8 km dove vedrete poco, ma solo perché dovrete essere concentrati per ciò che vi attenderà oltre.

Solo dal 32km vi sentirete di nuovo un po “più vicini”, con il passaggio sulla riva opposta del lungotevere.

Correrete fino al 35km quando, poco prima sarete venuti fuori da un sottopasso buio da dove poi parte la Passeggiata di Ripetta e correrete incontro al ristoro degli amici Ramarri (35 Km).

Bevi, rifletti e cerca di capire come stai: inizia la maratona.

Restano 7 km nel cuore della città, tra le bellezze architettoniche che hanno fatto grande Roma ma a te “non te ne frega più un cazzo. – come mi disse un amico che di maratone sulle gambe ne aveva un centinaio.

Tu vuoi solo vedere la fine e arrivarci meglio di come stai. Perché l’hai preparata bene questa gara, ti sei allenato tanto, ma come ben sai ogni maratona è storia a sé.

Allora sì, avanti fino alla fine, passando per Piazza Navona, i turisti, le foto, ma devi ancora correre tuuuutta Via del Corso che scoprirai essere in salita quanto basta per farti arrivare a fare il giro di Piazza del Popolo con le gambe calcificate.

Tu non pensarci perché poi ci sono i sanpietrini (ancora?) di Via del Babbuino. Qui vedrai negozi, vetrine, alberghi, bar e tavolini ma a te non sfiorerà neppure l’idea di pensare ad altro che non sia una linea di arrivo, neppure il passaggio sotto la scalinata di Piazza di Spagna e la sua Barcaccia sempre più bella.

Con la testa stai anticipando l’ultimo ristoro, quello dell’amico Samuele e del gruppo Cat sport.

In un turbinio emotivo ti ritrovi ancora a piazza Venezia, sei al 42° km è finita.

Il Colosseo, intanto, è sempre al suo posto, e tu, con il sorriso di un bambino e la medaglia al collo, sei un po’ più forte di ieri e la Maratona di Roma fa meno paura, almeno fino alla prossima.

Foto – Run Rome The Marathon