Defibrillatori obbligatori: quando il primo soccorso ti salva la vita

Nel nostro paese ogni anno 60mila persone sono vittime d’infarto, una minaccia silenziosa che colpisce senza avvisaglie.

il 27 maggio 2021 la Commissione Igiene e Sanità del Senato aveva approvato il Disegno di Legge n. 1441 sull’obbligo di dotazione dei defibrillatori per la Pubblica Amministrazione. Il provvedimento, tornato alla Camera dei Deputati, è stato approvato ieri in via definitiva dalla Commissione Affari Sociali della Camera in sede legislativa.

I defibrillatori saranno obbligatori in:

Scuole (di qualsiasi ordine e grado);
Stazioni ferroviarie;
Aeroporti;
Uffici pubblici;
Porti;
Mezzi di trasporto con tempi di percorrenza elevati.

La nuova legge riguarderà anche le società sportive dilettantistiche e professionistiche le quali avranno l’obbligo di dotarsi di defibrillatori durante le competizioni e gli allenamenti.

Il dispositivo di defibrillazione deve essere notificato e registrato presso la Centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118 territorialmente competente.

Il primo soccorso è lo strumento fondamentale nei primi istanti dell’arresto cardiaco; ogni minuto la possibilità di sopravvivenza scende, infatti, del 10%.

Dopo 5 minuti le probabilità di salvataggio sono del 50%, dopo 10 minuti sono pari a zero. La sopravvivenza ad un arresto cardiaco è attualmente inferiore al 10% se non si interviene con sistemi di defibrillazione.

I dati scientifici segnalano invece che, quando si interviene subito con un defibrillatore, la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco si ha nel 46% dei casi.

Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa del governo Draghi, commenta così l’utilità del della legge approvata in via definitiva dalla commissione Affari Sociali della Camera dei deputati in sede legislativa, legge di cui egli è stato promotore, primo firmatario e relatore:

«Fondamentale è la depenalizzazione nell’uso dei defibrillatori da parte di personale non sanitario. Perché spazza via qualunque tipo di paura che si può avere nell’uso del defibrillatore. Chiunque userà il defibrillatore non andrà incontro a nessuna conseguenza perché è un apparecchio che fa solo bene: non può far male alla persona soccorsa o a chi la soccorre. Questo è un principio basilare, certificato dalla letteratura mondiale, e per questo abbiamo introdotto la non punibilità per chi usa il defibrillatore».

Chiunque, quindi, potrà intervenire e applicare il defibrillatore, seguendo le indicazioni che l’apparecchiatura darà al soccorritore in automatico.

É anche prevista la mappatura delle apparecchiature sul territorio per facilitare i soccorsi.

Con due milioni l’anno a disposizione a partire dal 2021 per la concessione di contributi all’installazione sarà ancora più agevole dotarsi dell’apparecchiatura in sede sportiva e professionale.

I defibrillatori moderni sono estremamente semplici da utilizzare e a prova di errore. Nel caso presti soccorso una persona che non ha abbia nessuna competenza di utilizzo, il personale del 118 fornirà telefonicamente indicazioni sui pochi passaggi da effettuare.