Black Ferns e l’Haka piĆ¹ bella di tutte!

Gli All Blacks, la nazionale di Rugby Neozelandese, ĆØ la squadra di rugby piĆ¹ forte del mondo.

Il vero nome in lingua Maori ĆØ apa whutupaoro uniana o nga tangata motu Aotearoa

Gli All Blacks stanno al Rugby come il Brasile sta al calcio. Nellā€™immaginario collettivo sono un insieme di genio e forza, fantasia e concretezza.

Ma una formazione al femminile esiste?

Certamente che esiste, e sono fortissime. Meglio conosciuta come Black Ferns (Felci nere) ĆØ la selezione di rugby a 15 femminile che rappresenta la Nuova Zelanda in ambito internazionale.

Il soprannome della squadra, Black Ferns, ĆØ un mix tra il nome della squadra maschile degli All Blacks e il simbolo nazionale della Nuova Zelanda, la black tree fern, o felce nera.

black ferns

Eā€™ la squadra dominante nel rugby femminile con titoli di Coppa del Mondo di rugby nel 1998, 2002, 2006, 2010 e 2017. Hanno una delle migliori percentuali di vincita nel rugby internazionale, con vittoria in avvicinamento al 90% dei loro test.

La loro miglior vittoria ĆØ stata 134-6 contro la Germania ad Amsterdam il 2 maggio 1998.

A vederle giocare fanno venire voglia di scalare le montagne; sono forti e motivate, e la Federazione neozelandese (NZRU) e lā€™associazione dei giocatori locale (NZRPA) hanno raggiunto un accordo formale su un programma professionistico per le Black Ferns.

Grazie al Memorandum of Understanding (MOU) almeno 30 ragazze sono state contrattualizzate dalla Federazione, che garantirĆ  loro diversi benefici.

Ma la cosa che mi ha colpito (non perchĆ© non fosse normaleā€¦ma solo perchĆ© in questo mondo di maschi certo cose non sono poi cosƬ scontate) ĆØ che le Black Ferns riceveranno assicurazioni mediche e sulla vita e agevolazioni per le ragazze che dovranno lasciare il nuovo programma per maternitĆ .

Le giocatrici potranno portare con sĆ© una persona per prendersi cura del neonato durante i raduni della squadra, e avranno a disposizione 15.000 dollari allā€™anno ciascuno se ne avranno necessitĆ .

Il contratto metterĆ  a disposizione delle giocatrici in maternitĆ  anche la possibilitĆ  di essere ricollocate temporaneamente in un altro ambito rugbistico, fino al termine del periodo di maternitĆ .

Insomma, sul campo di rugby la vita sarĆ  anche dura, ma almeno fuori gliela rendono piĆ¹ dolce, cosƬ come dovrebbe essere la vita di tutte le mamme lavoratrici.

Buon test match a tutti e godetevi una HAKA al femminile;Ā fa piĆ¹ paura di quella maschile, ovviamente!

Marco Raffaelli