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Monthly Archive for: "Settembre, 2020"
Monthly Archive for: "Settembre, 2020"
Volete sapere cos’è la felicità? Facile.
Correte una Vertical Run….realmente!
Nessuna gara virtuale potrà mai sostituire una reale avventura sulle Dolomiti.
Lo scenario è stato quello della DOLOMYTHS VERTICAL KILOMETER che gli organizzatori hanno fortemente voluto mettere in piedi a settembre dopo aver annullato questa e altre 2 gare a Luglio.
Lo spirito montanaro, che davanti alle difficoltà non si abbatte ma si esalta, non ha voluto cedere alle difficoltà legate alla pandemia e con un inaspettato scatto di reni ha messo in piedi un’ottima occasione per dimostrare che con buona volontà e coraggio non ci sono ostacoli insuperabili per organizzare una vera gara.
Gara lunga solo 2,4Km ma che con 1.000 metri di dislivello diventa un vero e proprio esame di maturità per chi corre in natura. L’occasione capita a cavallo della decisione di un weekend sulle Dolomiti programmato all’ultimo istante: finalmente l’occasione per partecipare ad una gara vera e non virtuale! Un regalo piovuto dal cielo in un un momento dove le gare virtuali sembrano essere diventate il nuovo mantra di estasi podistica per molti ma non per tutti.
L’emozione alla partenza è palpabile, una vera gara dopo mesi di lockdown podistico è difficile da descrivere, ci si guarda con compiacimento nascondendo i sorrisi dietro le mascherine, i migliori specialisti si sono dati appuntamento in un battibaleno, io unico cittadino farò un’impietosa fine dietro a questi giganti della scalata veloce.
Si parte a distanza di 30 secondi, una staffetta che si esaurisce velocemente e su via per i sentieri che da subito fanno capire quanto ci sarà da soffrire.
Un’ora di fatica immane che a una settimana di distanza mi rimane ancora nelle gambe.
Una gara che mi ha raschiato i polmoni e fatto esplodere il cuore in un’incessante, incredibile, durissima arrampicata con 1.000 metri di dislivello e pendenze del 50% su scoscesi ed aspri sentieri dolomitici appena accennati, una gara maledettamente reale.
Competizione, incoraggiamenti, sorrisi, tifo, sudore, condivisione, scenari indescrivibili, gioia pura all’arrivo. Nessuna gara virtuale potrà dare questo, mai.
Sono arrivato ultimo, ma mai come questa volta sono felice.
Daniele Silvioli
«Pedalare nella pandemia significa vedere le città senza turisti, e i caffè, che sono la vera cifra dell’Europa e della sua cultura, deserti. Significa arrivare in una piazza San Pietro, la meta che mi ero prefissata, senza nessuno»
Lori è una signora inglese di 68 anni. Nel corso degli anni ha maturato una passione per i viaggi, quasi sempre per lavoro e per l’insegnamento. Ama l’avventura e causa cancellazione di un volo verso la sua Africa, ha deciso di mettersi in sella alla sua bicicletta e pedalare : un pellegrinaggio da Amsterdam a Roma, non solo per scoprire come il Covid-19 ha cambiato le nostre vite, ma anche a scopo benefico.
Lori Tierney ha lavorato per un po’ di tempo presso l’Istituto di medicina comparata di Londra. In seguito alla Radboud University di Nijmegen. Ha lavorato presso il noto istituto di lingue Regina Coeli di Vught, Paesi Bassi, per quasi 42 anni. Prima come insegnante, poi come Head of English per 12 anni e come Director of Client Relations per 10 anni. Dopo 22 anni in una posizione di leadership, Lori ha deciso nel 2013 di tornare ad insegnare, una posizione in cui poteva condividere le sue conoscenze ed esperienze per aiutare gli altri a sviluppare i loro talenti.
Ha maturato un’enorme esperienza nelle lingue, nel mondo degli affari, delle business school e del networking.
Ha viaggiato molto in tutta Europa.
Dopo aver lasciato Regina Coeli nel settembre 2019, Lori Tierney ha fondato la sua compagnia – The Nomadic Educator – Anywhere, Anytime – che insegna inglese ai professionisti tramite Skype.
Da un anno in pensione ha più tempo per concentrarsi sulla sua fondazione che sostiene i bambini nell’ottenere un’istruzione, bambini che vivono nelle zone rurali del Kenya:
La raccolta di fondi avviene attraverso la corsa in eventi e il ciclismo di lunga distanza, due delle passioni di Lori.
Finora i ragazzi che è riuscita ad aiutare sono 15: «È emozionante vedere che semplicemente imparando a leggere e scrivere costruiscono pezzetto dopo pezzetto il loro futuro».
2.520 chilometri percorsi in 34 giorni. Ha attraversato sei nazioni, pedalato in mezzo ai campi, ai boschi, lungo i fiumi, ha attraversato le Alpi, si è arrampicata sugli Appennini e si è fermata ogni giorno a parlare con chiunque incontrasse, curiosa di capire come sono cambiate le nostre vite durante questo periodo di chiusura e regole.
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In Olanda sono pochissime le persone che indossano le mascherine le regole qui sono davvero blande. Il distanziamento è minimo in casa non possono esserci più di 6 persone..
In Germania, invece, quando entri nei bar e nei ristoranti ti chiedono nome e numero di telefono per tracciarti, ma la mascherina non è indispensabile. Per incontrarne una, bisogna passare le Alpi.
Ad accompagnarla e seguirla a pochi metri di distanza suo marito con un piccolo camper che è stato il loro rifugio per un mese.
Nella memoria i paesini costruiti sulla montagna, l’odore del caffè al mattino che usciva da certi bar. Le fattorie ormai abbandonate nella valle del Po e gli scheletri arrugginiti di trattori e auto. La solitudine e il silenzio laddove la natura ha ripreso il suo diritto alla “vita” riprendendo così il suo corso, ormai quasi perduto per colpa dell’uomo.
La devastazione ambientale dell’area della Ruhr in Germania. Là dove la chiusura delle miniere di carbone ha segnato negli anni ’90 l’inizio del declino industriale e la diffusione di ampie fasce di povertà e di disoccupazione, dove capisci che il mondo è rimasto indietro e la crisi economica è davvero pesante.
Questa impresa ha il sapore di un piatto caldo e di futuro per qualche bambino.
Dominga Scalisi
Pochi giorni fa su Netflix mi sono imbattuto in un film che avevo dimenticato dalla sua uscita nel 2018.
L’immagine di un uomo con la maglietta rossa appeso ad una parete rocciosa era l’ultima imagine che ricordavo ed è da lì che ho ripreso a seguire l’incredibile vita dello scalatore statunitense Tommy Caldwell.
Il Film si intitola The Dawn Wall e narra la vicenda umana e sportiva di due atleti Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson e di quando hanno progettato e realizzato la salita Dawn Wall nel Parco Nazionale di Yosemite nel corso di sei anni di studio e tentativi.
Il compagno di scalta Kevin Jorgeson
Dawn Wall Il Dawn Wall è una sezione della parete sud-est della formazione rocciosa denominata El Capitan. Questo, a sua volta, è la più grande formazione rocciosa nel luogo più rinomato degli USA per le grandi pareti rocciose: la Yosemite Valley. (fonte verticalife.it)
La scalata è durata 19 giorni e tutto è allo stremo, dalle tecniche di arrampicata alle riprese fatte giorno e notte. Non potendo usare i droni, vietati nel parco, la troupe ha dovuto allestire un grande triangolo di corde sui 900 metri di parete, lungo i quali muoversi ed appendersi per riprendere le fasi dell’arrampicata.
Il Free climbing (arrampicata libera) è una forma di arrampicata in cui la progressione su una parete di roccia si ottiene solo utilizzando le proprie abilità e forza fisica. Significa che state arrampicando a diretto contatto con la roccia, senza nessun equipaggiamento artificiale necessario per la progressione (come staffe, cliffhanger, copperhead etc..). Tommy e Kevin utilizzavano esclusivamente corde passanti in chiodi e ganci attaccati alla roccia (a volte inseriti con un trapano). (fonte verticalife.it)
L’impresa è di sicuro eccezionale, anzi è stata riconosciuta come la salita più difficile del mondo, nonché la salita del secolo.
Ma ciò ha più fatto riflettere durante i 100 minuti del film è stata la vicenda umana di Tommy, dall’infanzia e il rapporto con un padre che ha usato le avversità della montagna per formare il carattere del figlio.
La storia d’amore con Beth Rodden incentrata sulla passione per l’arrampicata libera e funestata dal loro rapimento da parte di un gruppo di guerrglieri in Kirghizistan, nel 2001, nel corso di una spedizione al “Muro Giallo”, nella valle di Kara Su.
Ma la testa di Tommy è dura come la roccia e supera tutto anche l’incidente domestico dove si è tagliato accidentalmente il dito indice della mano sinistra con una sega da banco. Contro ogni pronostico invece attraverso un periodo di riabilitazione e di successivo adattamento dell’allenamento ritorna a scalare ai livelli pre-incidente.
Si è adattato, ha imparato a usare meglio le altre dita. Ha capito che i sei anni di studio di quella parete dovevano essere una rinascita personale. L’amicizia con Kevin, in 19 giorni su un muro si è saldata per sempre e ha alimentato una forza che li ha portati fino alla cima.
Ma sono tante le letture della vita di questo campione e merita una serata appesi alla parete del El Capitan nello Yosemite Park
Buona visione
Marco
Con la fine di settembre in molti abbiamo provato a programmare un breve orizzonte sportivo.
Ma basta alzare lo sguardo sul calendario competitivo ed è evidente che sarà impossibile gareggiare fino a dicembre.
Ci piacerebbe sperare che davanti agli attuali scenari ci siano menti coraggiose pronte a mettersi in gioco con una visione nuova dello sport amatoriale. Read more »
Per una vera e propria ripresa caratterizzata da sostenibilità e salute, l’UE deve ripensare il modo in cui misura i progressi e ordina le priorità nel suo processo decisionale. Un nuovo rapporto Towards an EU Wellbeing Economy – a fairer, more sustainable Europe post Covid-19 pubblicato oggi dal WWF chiede all’Unione Europea di far tesoro dalle lezioni della crisi adottando un approccio di “Wellbeing Economy” – un’economia al servizio delle persone e dell’ambiente, piuttosto che perseguire la crescita economica attraverso indicatori definiti in modo restrittivo come il prodotto interno lordo (PIL).
Una cornice di indicazioni che ben si sposa con le proposte di riforme e azioni per un’economia resiliente per l’Italia lanciata oggi da un folto gruppo di economisti. Nonostante la loro retorica verde, la risposta dell’UE e dei suoi Stati membri, si è, finora, concentrata prevalentemente su risposte “classiche”, nel tentativo di stimolare la crescita economica ‘convenzionale’.
Il rischio è che gli sforzi per realizzare una vera e propria ripresa verde siano preda di interessi economici a breve termine e che queste prevalgano su l’impostazione con un orizzonte più ampio che deve avere al centro la sostenibilità ambientale e sociale. Read more »
Domenica 25 ottobre Buonconvento (SI) ospiterà Nova Eroica, l’evento Eroica dedicato alle bici da gravel, strada e ciclocross che coniuga alla perfezione le aspettative del ciclista moderno: brivido dell’avventura, suggestione del viaggio, emozione della scoperta.
Saranno tre i percorsi a disposizione con partenza su tre file e distanza di due metri. Rispetto alla formula originale di Nova Eroica quest’anno non sono previste le classifiche. Le misure anti Covid 19, infatti, impediscono l’agonismo, dunque stavolta il cronometro rimarrà nel cassetto.
Resta immutato, invece, il programma di Nova Eroica Family, in programma sabato 24 ottobre, con due percorsi adatti a tutti, bambini compresi, e ogni tipo di bicicletta.
NOVA EROICA e NOVA EROICA FAMILY saranno l’occasione per visitare uno dei territori più affascinanti della Toscana. La provincia di Siena, con i suoi quattro siti Unesco (la Val d’Orcia, Pienza, Siena e San Gimignano), ha in Buonconvento uno dei Borghi più belli d’Italia.
Racchiuso entro una cinta muraria in mattoni, in origine Buonconvento aveva due sole porte di accesso lungo la via principale del paese: Porta Senese sul lato nord, verso Siena, che conserva ancora oggi gli originari infissi in legno con ferrature, e Porta Romana, verso sud, distrutta nel 1944 dai tedeschi in ritirata.
Rimasto pressoché intatto per secoli, al riparo del fossato e dei merli guelfi del camminamento di ronda, il borgo ha subito notevoli trasformazioni nell’800, con la costruzione di edifici a ridosso delle mura, tra cui il Teatro dei Risorti. Il Comune di Buonconvento ospita due musei molto importanti sul territorio e di notevole interesse: il Museo della Mezzadria senese e il Museo d’Arte sacra della Val d’Arbia.
-Signor Cavalcabò, i signori Danse la attendono nella hall.
La voce del concièrge è priva di inflessioni dialettali e di intenzioni che lascino trasparire una qualche emotività. Cristiano si toglie di botto il cuscino dalla pancia, registra che il dolore non è passato e ricorda l’esistenza, all’improvviso, dei genitori di Victoria. Read more »
La corsa è trasformazione.
I quadricipiti, i bicipiti, i polpacci si rinforzano, crescono di dimensione, cambiano la nostra fisionomia.
Cosce e polpacci si asciugano e si definiscono, l’addome si sgonfia e si tende, persino le braccia assumono un aspetto più tonico e affusolato.
La corsa è contrazione.
Lo sforzo della velocità, della resistenza, si trasforma in un continuo irrigidimento di tutta la muscolatura coinvolta, che corre lungo il corpo, dal collo sino alla fascia plantare. Read more »
A causa delle avverse condizioni meteo-marine, al fine di garantire la totale sicurezza dei partecipanti, la decima edizione di Swimtheisland, prevista nel Golfo dell’Isola savonese il 3 e 4 ottobre, è posticipata a sabato 17 e domenica 18 ottobre. A comunicare il necessario slittamento della storica manifestazione di nuoto in acque libere TriO Events in accordo con la task force organizzativa costituita da tutti gli organi competenti.
Davanti l’isola di Beregeggi sono attesi circa 2mila atleti, con nuova partenza ai Bagni Bahia Blanca di Spotorno.
Una storia che sarà nuovamente celebrata nel Golfo dell’Isola savonese, nel pieno rispetto delle linee guida previste per la contingente situazione epidemiologica. Swimtheisland dieci anni di nuoto in acque libere, caratterizzati dal perfetto sodalizio tra passione sportiva, tutela dell’ambiente marino e valorizzazione di un territorio unico nel suo genere.
La collaborazione tra il title sponsor Jaked e TriO Events, sostenuta dalla forte partnership con i Comuni di Spotorno, Bergeggi, Noli, Vezzi Portio e con l’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi, si rinnova in questa decima edizione promossa con il supporto della Società Nazionale Salvamento, della Lega Navale Italiana Spotorno e della ASD Olimpia Sub. Read more »
50 anni della Maratona di New York li avremmo festeggiati il 7 novembre prossimo.
Noi, figli del 1970, quest’anno avevamo investito tempo, risorse e speranze per fare festa. Che edizione speciale avremmo corso, portando più di un sogno in ogni passo tra i 5 quartieri e sopra i ponti della città.
La pandemia ha fermato ogni aspirazione.
Anni in cui il running è diventato fenomeno popolare globale. I numeri, le mode e i mondi si sono alternati in un crescendo senza limiti,
Ma andiamo a scoprire i passaggi fondamentali della maratona più famosa. Read more »