Appena terminate le restrizioni del lockdown, ho provato a realizzare un’idea nata durante questo periodo di allenamenti confinati sotto casa:
perché non fare il “Giro delle Sette Chiese”, la Via Paradisi?
Forse non tutti sanno che già dal 1300 i fedeli si recavano in pellegrinaggio nelle basiliche cattoliche di Roma per ottenere l’indulgenza, una pratica poi consolidata da San Filippo Neri nel 1500.
Ho studiato un percorso congeniale alle mie esigenze, con l’arrivo nella basilica più vicina a casa mia ed è venuta fuori una distanza di 17 km circa.
Un tragitto affascinante e alternativo, che suggerisco come lungo domenicale.
Partenza dalla Basilica di San Pietro, si taglia in due il centro storico fino ai saliscendi del rione Monti, in alto si staglia la sagoma di Santa Maria Maggiore.
Si punta poi verso l’Esquilino e dopo il tunnel di Santa Bibiana la discesa ti accompagna verso San Lorenzo fuori le Mura, al Verano. Si torna nel cuore di Roma e dopo Porta Maggiore si infilano in sequenza ravvicinata Santa Croce in Gerusalemme e poi San Giovanni in Laterano, in tutta la sua maestosità.
A questo punto si entra nella storia, si affrontano i sanpietrini della millenaria Appia Antica fino a San Sebastiano fuori le Mura e si torna indietro, percorrendo tutta Via delle Sette Chiese, strada simbolo di questo percorso. Siamo giunti nel quartiere San Paolo, che prende il nome proprio dalla basilica meta finale di questo “viaggio nella storia”.
E’ un’esperienza che consiglio, ovviamente ognuno secondo le proprie esigenze, tempi e modi.
Ho lasciato alle mie spalle posti incredibili, di una bellezza da mozzare il fiato, a volte noi romani siamo i primi a sottovalutare le ricchezze infinite di Roma.
In particolare il mio è un suggerimento a chi cerca all’estero o in altre zone d’Italia percorsi “esotici” (via francigena, percorso di Santiago di Compostela, etc ), quando si potrebbero rivalutare anche iniziative secolari e affascinanti che ci passano sotto casa, perché come titola un celebre libro, “Roma, non basta una vita”.
Claudio Clementi