Quando metti il tuo sudore nella fotografia

A dire il vero non sono molto bravo a parlare di me, preferisco che siano le mie foto a ” parlare“. Chi è che timidamente prova a raccontare il suo lavoro è Franco Bertagna, runner e fotografo per passione.

Le sue foto sono in rete e messe a disposizione di tutti, senza scopo di lucro, affiliazioni, blog, siti, venditori porta a porta come scherza lui stesso.

Franco corre per la ASD Versilia Sport, si definisce un Photorunner e da sempre sente l’intimo bisogno di imprimere sulle immagini questo spazio fatto di uomini, donne, di passioni e fatica.

Essere runner e anche fotografo è un connubio abbastanza difficile, “non ho particolari ambizioni, sono un po’ come Vivian Maier “ ci racconta Franco.

Vivian è stata un’esponente di spicco della street photography, della cui attività artistica non si sapeva molto fino a poco prima della sua scomparsa a Chicago nel 2009.

Vivian nacque a New York nel 1926 e lavorò per tutta la vita facendo la bambinaia e collezionando migliaia di scatti che vennero alla luce per caso dopo la sua morte.

Tutti i suoi provini mai stampati e pubblicati, diventano nel breve tempo foto iconiche. Vivian non faceva fotografia, la viveva e questo gli bastava.

Franco si muove nel mondo del running con lo stesso spirito, aggrappato al suo obbiettivo fissa attimi di inconsapevole verità. Un occhio che coglie lo sguardo del maratoneta impegnato nel fermare il suo tempo perfetto, come una foto.

Perché, come diceva Ansel Adams, il celebre fotografo americano famoso per le immagini in bianco e nero di paesaggi dei parchi nazionali americani…”Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato.”

E Franco Bertagna ci aggiunge ogni lacrima di sudore sofferta per ogni maratona corsa.