SAGRANTINO RUNNING TRAIL è stata un’esperienza che ha rimesso al centro dello sport la sua stessa cultura fatta di partecipazione, arte, tradizione enogastronomica e amicizia.
L’Umbria è il centro geografico d’Italia e in certe occasioni non le è solo per i cartografi.
Sara stata per colpa di una Capitale presidiata per il G20, un finale di ottobre meteorologicamente perfetto, ma tantissimi amici di Roma che corrono erano alla seconda edizione del SAGRANTINO RUNNING TRAIL.
Sulla bellissima piazzetta di Bevagna, da dove ha avuto inizio la due giorni di sport, li abbiamo incontrati tutti ed è stata un’esperienza emozionante, segno del tempo che stiamo passando.
Quante volte prima del COVID ci siamo visti alle gare? Quanti saluti ci siamo scambiati figli di una routine domenicale? Momenti piacevoli ma con poca sorpresa.
Al SAGRANTINO RUNNING TRAIL, e lo dico senza essere banale, c’era la voglia di dimostrarci l’affetto e gli abbracci celati dietro a troppi mesi di foto, ricordi, promesse e idee di incontri futuri.
Il bello delle gare in provincia, per noi runner di città , è anche questo: non si consumano eventi mordi e fuggi, fai del tempo il tuo alleato e lo usi al meglio per gustare ogni aspetto di ciò che ti circonda, cibo, vino, arte e amicizia.
Una gara immersa nei colori di una natura che ci ha permesso di godere la vista, il gusto e i profumi con una terra unica.
I passaggi tra i filari di Sagrantino, colorati, accesi e perfetti nelle loro sfumature.
Le imponenti cantine dove abbiamo ristorato il corpo e lo spirito, una buona occasione per faticare ma con piacere.
Gli organizzatori del SAGRANTINO RUNNING TRAIL hanno capito che il potenziale di questi luoghi è enorme, con un indotto generato dai concorrenti ed ospiti che all’estero farebbe gola a tutti.
Questo è il vero MADE IN ITALY che vende senza strillare, un passa parola fatto di vini, sapori e ricette che arriverebbero in capo al mondo, certi che se facessero la maratona potrebbe tranquillamente fare concorrenza alla maratona del Medoc in Francia.
Gli amici sono il veicolo più prezioso per parlare di esperienze così belle, usiamole, siamo noi l’ombelico del nostro mondo. Lo sport è condivisione e se raccontato con tutti i mezzi del nostro tempo il sistema turismo e viver sano faranno da volano a intere regioni.
Ci vediamo il prossimo anno.
