I giochi paralimpici sono da oltre un secolo l’equivalente dei giochi olimpici. Pensati come Olimpiadi parallele per atleti con disabilità fisiche.
Quelle di Tokyo si svolgeranno dal 24 di agosto al 5 di settembre
Le paralimpiadi sono il secondo più grande evento sportivo e competitivo in tutto il mondo.
Il termine paralimpico deriva dal prefisso greco “ para” che significa appunto parallelo. Competizione sportiva quadriennale che vede fronteggiarsi i migliori atleti disabili del mondo in molteplici sport per disabili che si praticano nei cinque continenti.
E sono, nell’immaginario collettivo, la massima espressione di ciò che per uno sportivo significa “superare i propri limiti”.
Il primo atleta paralimpico fu George Eyser.
Era un giovane un ginnasta americano di origini tedesche che, in seguito ad un incidente ferroviario, rimase amputato ad una gamba. Continuò a praticare sport e a far parte di una società di atletica, la Concordia Turnverein, a St Louis, proprio dove si svolsero le Olimpiadi estive del 1904. Vinse sei medaglie alle Olimpiadi tra cui l’oro nel volteggio. Il suo successo risuonò come antesignano dello sport paralimpico di oggi.
Partecipare a una Paralimpiade è sempre un’emozione grandissima. È in occasioni come questa che ogni atleta percepisce con forza l’importanza e la responsabilità di rappresentare il proprio Paese. Vestire la maglia azzurra, infatti, significa sicuramente portare in alto nel mondo il nome dell’Italia ma anche, a mio avviso, farsi carico dei sogni e delle ambizioni di un Paese intero che attraverso lo sport vuole emozionarsi, gioire, inorgoglirsi.
Questi Giochi hanno, però, un valore ancora più grande. Dal giorno del rinvio durante il periodo del lockdown del 2020, la prospettiva è stata sempre quella di guardare all’edizione del 2021 come alla luce in fondo al tunnel per un’umanità ritrovata nel segno dello sport. Lo sport dunque, ancora una volta, ha l’occasione di inviare un segnale fortissimo all’intero pianeta: il ritorno alla normalità, con l’impegno e il sacrificio di tutti, è possibile.
Le parole sono di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, parole pronunciate in occasione della presentazione della delegazione di atleti che saranno in gara dal 24 agosto a Tokyo 2020.
L’Italia si presenta con il più alto numero di atleti da quando partecipa a una Paralimpiade: 113 azzurri impegnati in 16 discipline: atletica leggera, badminton, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma, sitting volley, tennistavolo, sollevamento pesi, taekwondo, tiro a segno, tiro con l’arco, triathlon.
Una delegazione guidata dal capo missione Juri Stara, Segretario generale del Comitato Italiano Paralimpico, e capitanata dai due portabandiera Beatrice Vio (scherma) e Federico Morlacchi (nuoto).
Gli azzurri puntano a migliorare il risultato di Rio: 39 medaglie complessive conquistate (10 ori, 14 argenti, 15 bronzi) e 9/o posto nel medagliere.
La RAI ha acquisito i diritti per la trasmissione di tutti i principali eventi sportivi paralimpici tra cui Tokyo 2020, garantendo la diretta.
Ecco il calendario gare.
- Cerimonia di Apertura/Chiusura:23 agosto/4 settembre
- Arco:26 agosto-4 settembre
- Atletica: 27 agosto-4 settembre
- Badminton:1-5 settembre
- Bocce:28 agosto-4 settembre
- Canoa Kayak:2-4 settembre
- Canottaggio:27-29 agosto
- Calcio:29 agosto-4 settembre
- Ciclismo (pista):25-28 agosto
- Ciclismo (strada): 31 luglio-3 settembre
- Equitazione:276-30 agosto
- Goalball:25 agosto-3 settembre
- Judo:27-29 agosto
- Nuoto:25 agosto-3 settembre
- Powerlifting: 26-30 agosto
- Tiro:30 agosto-5 settembre
- Tennistavolo:25 agosto-3 settembre
- Taekwondo: 2-4 settembre
- Triathlon: 28 agosto-29 settembre
- Sitting Volleyball: 27 agosto-5 settembre
- Wheelchair Basket: 25 agosto-5 settembre
- Wheelchair Scherma: 25-29 agosto
- Wheelchair Rugby:25-29 agosto
- Wheelchair Tennis: 27 agosto-4 settembre