Metti una domenica in città

Cosa avresti fatto domenica in città se ci fosse stata una gara? Quanto tempo nuovo stiamo scoprendo al di fuori della ritualità podistica.

Le domeniche del mese di gennaio sono da sempre colonizzate da un quadrunvirato di gare in città. Non me ne vogliano gli organizzatori ma con gli annullamenti a pioggia su tutto il calendario nazionale a noi orfani da pettorale resta il tempo per fare tanto altro.

Alcune zone della città si ripopolano di atleti per allenamenti di gruppo o per correre in solitaria.

Il Foro Italico per noi romani è un centro di gravità permanentemente aperto e attivo.

Foto Michele Giove

Puoi viverlo come vuoi, da solo o insieme ad altri come te.

E così è stato, con un all’allenamento iniziato presto e nonostante un temperatura a cui siamo poco avvezzi nella capitale abbiamo orbitato su una pista ancora ghiacciata, irrorando i muscoli di fatica e di un sole che piano piano ha scaldato la città.

La mattina era perfetta e il bello di vivere a Roma fa sì che dal Foro Itaico, spostando lo sguardo oltre il Tevere, entri nel Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Progettato dall’architetto Zaha Hadid il quale è esso stesso un’opera d’arte.

La piazza d’entrata dell’area del Museo Maxxi

Ci siamo immersi nella mostra fotografica di Sebastião Salgado dal titolo Amazzonia, risultato di un lavoro iniziato con il viaggio dell’artista nella foresta brasiliana durato 6 anni, fotografando, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano.

La mostra, in anteprima in Italia, con più di 200 opere ci immerge nell’universo della foresta mettendo insieme le impressionanti fotografie di Salgado con i suoni concreti della foresta. Il fruscio degli alberi, le grida degli animali, il canto degli uccelli o il fragore delle acque che scendono dalla cima delle montagne, raccolti in loco, compongono un paesaggio sonoro, creato da Jean-Michel Jarre.

La mostra mette in evidenza la fragilità di questo ecosistema, mostrando che nelle aree protette dove vivono le comunità indiane, guardiani ancestrali, la foresta non ha subito quasi alcun danno e ci invita a vedere, ascoltare e a riflettere sulla situazione ecologica e la relazione che gli uomini hanno oggi con essa.

Per finire la giornata c’è stato l’invito della New Balance nella tribuna ospitalità dello Stadio Olimpico (di nuovo sulla riva opposta del Tevere) dove si è aperto un mondo a parte come dico sempre. Lo stadio è passione che forse va oltre quella dei tanti runner. Ti porta dentro un mondo senza eguali e per cui a volte faccio fatica a comprenderne a pieno le sfumature.

Ciò che resta di giornate così piene di tutto è la considerazione che uscire dai propri schemi fa bene, fa vedere oltre e ti prepara a capire meglio il mondo da cui sei partito.

Buona settimana amici