La vita di chi scrive di sport in rete

La vita di chi scrive in rete

La vita di chi scrive di sport in rete non è molto entusiasmante, ogni giorno deve pensare a cosa scrivere e nel contempo deve capire cosa stanno scrivendo gli altri che scrivono di sport in rete come lui.

In un funambolico esercizio di privazione narrativa non legge per intero un pezzo scritto dagli altri manco se lo minacci con un ransom in cirillico sul server del suo sito.

Dal titolo dei post degli altri pontifica:

“L’ho già scritto anni fa, l’ho scritto meglio io, ha pagato per farlo girare in rete, cazzo corre che sembra mi’ nonna”.

Messa così la vita di chi scrive articoli su consiglii tecnici e di vita quotidiana da sportivo è un dramma.

Incurante di chi lo legge passa intere giornate a correre dietro ai suoi numeri fatti di impression, condivisioni e like.

E pensare che una volta sosteneva di voler esprimere la purezza dello sport, del piacere di vivere tutti insieme quell’esercizio di formazione sportiva tipico di ogni amatore.

Oggi di amore non è rimasto nulla, “mi copiate tutti, mi odiate tutti, non capite un cazzo”.

Finalmente ha scritto un libro, dice che l’ha scritto tutto lui …

“e vedrete che idea originale”.

L’ha scritto con un amico che sta dietro una chat che usa solo lui, non l’ha mai visto questo amico suo ma dicono che sia tanto intelligente nel suo artificio di ingegnosità narrativa.

“state tutti tuned” ha postato stamattina

E vedete che potete fare, che ve lo manda a casa e poi se non lo recensite come dice lui, sono affari vostri!