La vacanza è un vuoto che è libertà

E’ arrivato il periodo dell’anno in cui ti guardi intorno e sai di essere libero dalle incombenze per almeno 15 giorni.

Il vocabolario si riappropria della parola VACANZA, una della più belle della lingua italiana.

Il termine deriva da VACANTIA, neutro plurale sostantivato di VACANS, participio presente di VACARE: essere vuoto, libero.

La vacanza è un vuoto che è libertà.

Una libertà in cui dominano altri ritmi, fuori orari, fuori schemi, dove puoi dormire di più, correre di più o di meno, mangiare ciò che vuoi e amare e nuotare fino alla linea blu del mare.

Corri per il solo gusto di farlo. Senza tabella, senza tempo. La piacevole sensazione di poter decidere, oggi si, oggi no, domani forse.

Non ti importa nulla di chi corre e sei affettuosamente vicino a chi non fa nulla.

L’estate ha la sua riscossa, il clima, le giornate e i piaceri della vita sono esaltati come i suoi colori.

La coscienza del podista fa pace con l’attesa.

Si esplorano nuove frontiere, ti metti in gioco su nuovi terreni. Il lavoro fatto fin qui ti è bastato, ma, se ciò non fosse, sei pronto a cavalcare nuovi entusiasmi.

Ecco allora che prendi mano agli impegni di settembre. Non ti fai prendere dalle nevrosi di questi anni, fai ordine e cerchi nuovi ambiti per stare bene in mezzo a gente come te.

Mi piace credere che le cose semplici siano la parte più nutriente delle nostre giornate: farci del bene, senza correre dietro a idealizzazioni, e vedere il mondo per quello che è.

Lo sport ci ha insegnato a capire di cosa siamo fatti. Ogni chilometro ci rimette al posto nostro e guai a fare un passo diverso, ce l’ha sempre fatta pagare prima dell’arrivo.

Allora facciamo un esercizio in questa estate tutt’altro che ideale. Proviamo a essere onesti con noi stessi, prendendo per mano chi abbiamo avuto accanto fino adesso.

Lasciamo perdere i miraggi, diamo valore alla nostra storia e vedrete che i prossimi chilometri saranno facili e con il sorriso.

Vivete la stagione per quello che è, un sorriso la sera con un genitore accanto, un tuffo dalla riva con gli amici in mezzo al mare e la speranza a settembre di riabbracciare tutti senza più paura.