Il rituale pre-gara alla Maratona di Roma

E’ così che sei arrivato al giorno prima della gara tanto attesa.

La Maratona di Roma, la tua Maratona.

Quella che hai sognato nel caldo di ferragosto, ricordandoti che le ripetute andavano fatte lo stesso anche se con quel caldo avresti preferito qualsiasi altro sport!

Non importa, nonostante tutto ci sei arrivato a questa data. Lo hai fatto con estrema umiltà e dedizione, perché, sia chiaro, tu la Maratona non la devi vincere e l’obiettivo principale è il divertimento e la sfida personale.

Hai condiviso sui social come minimo tutte le foto dei tuoi lunghi. Perché l’allenamento, se non è condiviso, chi l’ha visto? Poi non vale!

Tu, runner un po’ folle senza dubbio, che hai dovuto incastrare i tuoi allenamenti tra riunioni, appuntamenti di lavoro, bambini, vacanze e chissà cos’altro. Tu semplice, ma appassionato come nessun altro, sei arrivato al fatidico giorno “prima della gara”.

E cosa succede qui?

Il runner amatoriale, ma professionista “inside”, rispetta tutte le regole scaramantiche del pre-gara. E chi non lo fa, non solo per la Maratona, ma anche nelle altre gare?

Prima regola: l’alimentazione.

Sì perché, non sia mai cambiare le buone abitudini alimentari, provare cibi nuovi o fare qualche sgarro alimentare il giorno prima della gara. Appena finita però, il discorso cambia e tutti giù a recuperare senza sensi di colpa. Ma in fondo, corriamo anche per questo, vero!

Seconda regola: Il carico di carboidrati.

Questa regola, ovviamente solo per la Maratona.  Non importa se scuole e scuole di nutrizionisti stiano ancora dibattendo sull’utilità del carico di carboidrati.

Il runner disagiato lo sa, la sera prima si può divorare il più gustoso e desiderato piatto di pasta che neanche Alberto Sordi in “Un Americano a Roma”.

Leggende metropolitane narrano anche di crostate intere mangiate la sera prima, ma su questo non vogliamo indagare!

Terza regola: preparare l’abbigliamento, scrupolosamente, il giorno prima.

La foto della canotta sociale, con il pettorale attaccato con le spillette è un “must” e va fatta sempre e comunque, figuriamoci prima di una Maratona.

Quarta regola: la chat con gli altri runner disagiati.

Si fanno sempre più intensi gli scambi nella chat del “cazzeggio” con gli altri runner che come noi sentono l’adrenalina salire. E così fino a poche ore prima, giù a mandare foto e frasi un po’ stupide ma che sdrammatizzano la tensione.

Chi di voi non l’ha fatto?

Chiara Fierimonte
Mamma, runner e scrittrice. Amo la fatica delle lunghe distanze nella corsa. Se siete a Roma mi trovate all’alba sul Lungotevere dove mi alleno nel fascino di questa città. Grazie alla corsa ho imparato a riconoscere e superare i miei limiti, ma su Storie Correnti parleremo soprattutto di voi!