Il nostro mondo tra fantasia e voglia di invertire la rotta…

Ricordo che nel 2000 corsi la prima edizione de “La Corsa di Miguel”, cosa aveva creato Valerio Piccioni, narrando la storia di un piccolo grande uomo, è ancora tra noi.

La memoria di un podista, scrittore e poeta, un uomo venuto nel nostro mondo ad insegnarci, attraverso il sacrificio, cosa può fare lo sport.

Da allora ho sempre sognato che se avessi voluto un ricordo di una gara sarebbe stato un libro.

Ieri mattina finalmente si è realizzato il mio desiderio, dentro il pacco gara di una manifestazione preziosa quale è stata la Longevity run c’era la storia scritta da me e Max.

RORARA è l’esempio di cosa può generare la passione per lo sport. Di come un sognatore, anzi due siano in grado di creare storie nuove.

La visione di un mondo che non c’è più ad opera di Lenoardo Spina l’illustratore che ha lavorato a RORARA

Le vicende narrate nella favola che abbiamo scritto vanno oltre i confini dell’immaginario, e si pongono su un orizzonte che, per come stanno andando le cose su questa terra, non sono poi così lontani.

La mia professione mi porta a vedere come girano i fatti del mondo e resto stupito per la mancanza di reazione e impegno per invertire la rotta destabilizzante che il pianeta terra ha intrapreso da decenni.

Dovremmo anche noi provare correre al contrario, come i personaggi di RORARA che a migliaia manifestavano la loro battaglia contro i mali del mondo correndo nel senso inverso alla rotazione terrestre.

Una delle illustrazioni ad opera di Lenoardo Spina che ha lavorato a RORARA

L’impronta dei RORARA e del Progetto DAMUSAFI ci erano quasi riusciti, stavano per fare il passo decisivo, solo lo strapotere di equilibri geo-politici stravolti da un pericolo imminente hanno fatto sì che il mondo intraprendesse una scorciatoia troppo facile da insegnare.

In RORARA rivedo i nostri cuori preoccupati, ma non a tal punto da agire fino all’inversione della nostra di rotta.

La fantasia ha il potere che gli vogliamo dare noi, ma la vita reale possiamo agire e cambiare per davvero.

Spero con tutto il cuore che il sacrifico di Samuel e Orlando, nei fatti della storia che abbiamo scritto, non sia vano e che anche noi, da quel piccolo libro, possiamo imparare ad amare di più ciò che mangiamo, cosa la natura sa darci e usare il nostro corpo per stare bene andando avanti, senza drogare la terra, arrivando al 2185, in un mondo nuovo dove correrà la testimone di una scelta che si è rifatta al passato che stiamo ancora vivendo.

“Corri Sara e fai correre ancora i Rorara”.

PH Credits Marco Troccia