Lo sport riparte in sicurezza
Ai blocchi, come in una competizione sportiva, gli italiani metaforicamente si avviano alla fase del restart, la tanto desiderata ripartenza, con restrizioni legate al buon senso ma pur sempre uno spiraglio verso la normalità.
Atleti professionisti e sportivi amatoriali si apprestano a riprendere la routine delle sessioni di allenamento nella consapevolezza che ci saranno cambiamenti inevitabili ma accettabili per tornare a praticare l’attività sportiva.
Il Coni e il Comitato Paralimpico hanno sviluppato insieme al Politecnico di Torino il rapporto: “Lo sport riparte in sicurezza”. In 404 pagine le specifiche e i rischi di contagio da 0 a 4, senza dimenticare il ruolo etico degli atleti: “Ognuno protegge tutti”. Il Rapporto del Politecnico di Torino termina infatti con una raccomandazione rivolta ad ogni singolo sportivo. “Gli atleti in quanto personaggi pubblici, ispiratori di valori e forti di dedizione e resilienza, possono contribuire a trasmettere comportamenti socialmente rispettosi nel principio di “OGNUNO PROTEGGE TUTTI”.
Nei carabinieri per 20 anni al centro sportivo di Bologna come atleta professionista, Denis Curzi ha nel palmares innumerevoli premi e medaglie tra cui un personale sulla maratona di 2h 11’ 17 e nella mezza di 1h 2’ 23’’. Vincitore di diverse competizioni, tra cui la maratona internazionale di Treviso nel 2008 sui 10mila metri con un primato di 28’e32’’, Denis è primatista regionale di tutti i tempi sui 5mila, 10mila, mezza maratona e maratona nella Regione Marche. L’atleta ha partecipato inoltre a diverse gare internazionali e nazionali, 10 maglie azzurre assolute ed è medaglia di bronzo ai campionati europei di maratona a squadra Barcellona nel 2010 .
“Il mio è un appello al buon senso, rivolto a tutti i runners e agli sportivi affinché sappiamo fare buon uso della resilienza che abbiamo dovuto adottare, adattandoci a questo “riposo funzionale”, per poter tornare in pista – ha detto Denis Curzi – .
“Invito tutti a rispettare il distanziamento sociale e usare le mascherine anche se possono risultare fastidiose, pensiamole in alcuni casi, come simulatore di un allenamento in quota. Anche se la maggior parte delle persone ha svolto attività in casa, sul tapis roulant ad esempio, è importante ripartire gradualmente in maniera speculare al riappropriarsi della quotidianità. Occorre rispettare e ascoltare il nostro corpo, pianificando il lavoro in un’ottica progressiva, da maratoneta. Potremo riavere i nostri tempi solo se non abuseremo di questa nuova condizione che prevedrà un graduale e lento ritorno alla normalità. Rispettare le regole è basilare nello sport come nella vita.”
“ Dall’inizio dell’emergenza Covid , abbiamo reagito capendo cosa potevamo fare per il Paese e per noi stessi – ha detto Antonio Cozzolino, ceo Cozzolino Group srl–
“In un primo momento abbiamo assecondato la tempestività della domanda di dispositivi di sicurezza incrementando la nostra offerta commerciale. In seguito, in risposta ad un bisogno etico di ecosostenibilità e nel rispetto della capacità di innovazione che ci contraddistingue come Azienda, dopo una accurata attività di scouting su tessuti performanti e ecosostenibili, abbiamo avviato la realizzazione di una gamma più articolata di mascherine come quelle utilizzabili dagli sportivi in quanto realizzate con materiale tecnico.”
Il 4 maggio non segnerà la fine di tutto ma sarà la ripartenza reale del Paese che vuole reagire attraverso competenze consolidate e attitudini nuove al cambiamento. Correre è strappare il ritmo al tempo, è rinascere con un altro respiro.
Cristina Mignini
Giornalista pubblicista