“Correre al femminile”, tra organizzazione e metodo

Perché un corso di corsa per sole donne? C’è tutta questa differenza? Ma dai

Questo uno dei primi commenti ad un mio post sui social per pubblicizzare i corsi online di Correre al Femminile.

Ho sorriso con bonaria comprensione.

Non è sempre facile per chi corre già o fa sport abitualmente immedesimarsi nei panni di una donna sedentaria.

Organizzo corsi per donne principianti (e non) da oltre venti anni in Italia. Nel 2010 ho iniziato ad offrire corsi online allestero, raccogliendo adesioni dagli Stati Uniti, Australia e Sud Africa.

Con i riscontri ricevuti ho ritenuto utile avviarli anche in Italia dallinizio del 2020. Così,dopo aver avviato migliaia di donne alla pratica sportiva e nella corsa in particolare, posso affermare che la causa degli abbandoni o fallimenti non sono le ginocchia indolenzite dopo i primi passi né il fiatone che ti soffoca i polmoni.

Seguendo le donne da ogni parte del mondo e ascoltando i loro bisogni, sono emersi alcuni elementi comuni che così posso sintetizzare:

Julia con un gruppo di amiche in una gara dello scorso anno

Nessuna aveva un obiettivo definito. Volevano,semplicemente, mettersi in forma

Le aspettative erano troppo elevate e irrealistiche (almeno nel breve periodo). Qualcuna pretendeva di correre come aveva visto fare dalle atlete più esperte dopo il primo allenamento.
Difettavano nell’organizzare e gestire il tempo. Con la famiglia ed il lavoro non è per nulla semplice.
La loro autostima bassa, molti dubbi e incertezze sulle proprie capacità sportive e scarsa immagine di sé.
Capaci, infine, di autosabotarsi come solo le donne sanno fare.

 

 

Diciamo che, per il genere maschile è tutto più…semplice.

Se un uomo decide di correre, si veste con abiti sportivi e corre.

Senza chiedersi cosa potrebbe pensare il vicino del pianerottolo o il collega al lavoro. Senza la paura di andare da solo. Gli uomini hanno meno acciacchi iniziali per un fisico strutturalmente diverso. Per non parlare del profilo ormonale, che in quello femminile cambia e si trasforma continuamente.

Così i percorsi iniziali che ho studiato per le donne prevedono interventi sugli aspetti organizzativi e psicologici delle partecipanti, prima ancora di quelli fisici e atletici.

Le prepariamo al successo aiutandole a trovare le motivazioni, fissando obiettivi perseguibili, imparando a gestire meglio il calendario e a considerare la corsa come un’abitudine a lungo termine.

La maggior parte dei piani di allenamento per principianti sono costituiti da semplici segmenti di corsa/passeggiata.

Molti corridori hanno difficoltà con questo metodo in quanto non è adattabile a diversi livelli di fitness. Il nostro metodo, al contrario, individua lo stato di condizione attuale del corridore e lo prende per mano là dove si trova, compreso lo stato di inattività prolungata.

Già dal primo allenamento si inizia a condizionare tutto l’organismo attraverso esercizi di attivazione generale e predisporlo al meglio alla corsa. I programmi di allenamento seguono tutti il principio della gradualità e della progressività del carico, sempre integrati da esercitazioni semplici ma finalizzati a predisporre tutti i partecipanti ad affrontare in sicurezza e con successo, dopo le 8 settimane, i primi 5 km… e oltre!  

Per, poi, correre tutti insieme tranquillamente.

Sulla pagina www.correrealfemminile.it troverete informazioni per i Corsi 5km e 10km che iniziano lunedì 11 gennaio.

I corsi sono online e possono essere seguiti autonomamente anche in zona rossa!

A presto

Julia Jones

Julia nell’area partenza della Maratona di Venezia per cui è la responsabile dei pace maker