COMMENTI – UNA DONNA CHE CORRE NON È COME UN UOMO

uguaglianza di genere

La scorsa settimana, sulla pagine facebook di storiecorrenti, abbiamo pubblicato un post che racconta di quando una donna scopre la corsa in età adulta e si rende conto che non è come quando la scopre un uomo. Qui lo potete leggere per intero (è breve).

Il contributo voleva evidenziare l’importanza di non creare ulteriori separazioni tra i nostri mondi, in particolare in quello dello sport che è da sempre considerato il cardine delle uguaglianze.

Dopo poche ore sono arrivate valanghe di commenti e condivisioni e dopo circa una settimana il post era stato visualizzato da oltre 230.000 persone grazie alle oltre 900 condivisioni. Per una pagina come quella di storiecorrenti che dei numeri ha sempre badato poco è un risultato eccezionale.

Ma la cosa che ci ha più sorpresi è che il tema “uguaglianza uomo donna” non è affrontato allo stesso modo, non è visto in egual misura dalle diverse anime del mondo dello sport.

I commenti si sono concentrati su vicende personali.

Di chi corre da anni e come nonna Anna lo sport gli ha dato tanto, le ha formato un carattere forte e sicuro e oggi da nonna ha ancora tanta voglia di fare correre. Di chi come Laura ha scoperto la corsa 8 anni fa, con i primi 10 km e la prima mezza insieme all’uomo che la prossima settimana diventerà suo marito.

Nel frattempo è arrivata Sara, che adesso ha quasi 7 anni e che in passeggino è stata una meravigliosa compagna di corsa….

I commenti di uomini che nelle donne vedono l’animo più forte dello che non mollano mai e che “quando mi superano, perché mi succede sempre, profumano di donna anche dopo 50 km, come fate? . Viva le donne “

E Matteo che auspica più donne nei luoghi decisionali dove le cose andrebbero molto meglio, vedere una donna che fa sport riempie di gioia.

Ciò che emerge è una visione di uno sport che è vita e tutti quanti, indistintamente uomo e donna possono, farlo con un po’ d’impegno.

Ma il senso di inadeguatezza emerso dal post è sottolineato da Fulvia: “A noi donne non si perdona mai niente, avrei voluto scrivere sulle donne runners sulle difficoltà d’affrontare dato che si fa parte di un contesto familiare e lavorativo”

Michela rafforza il concetto delle diversità sostenendo che una donna non è mai come un uomo, non solo quando corre. Ed è giusto così, uomini e donne sono diversi. Ma dovrebbero avere gli stessi diritti, compreso il diritto di prendersi il tempo per correre.

il post originale su Facebook – storiecorrenti

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