Olimpiadi di Tokyo. Ripercorriamo con Alice Mangione le emozioni che chiudono questo 2021.
Tokyo per me è stata veramente l’esperienza più appagante che abbia vissuto finora nella mia carriera da atleta, è sicuramente l’obiettivo che ogni atleta si prefigge.
Sono soddisfatta di aver partecipato con la staffetta, ma ho l’amaro in bocca per non essere riuscita a qualificarmi per la gara individuale, rimanendo fuori per sole tre posizioni.
L’atmosfera, nonostante il periodo molto particolare e pieno di restrizioni, era fantastica, a partire dalle strutture sportive e dalla pista di atletica, al villaggio olimpico, a tutte le nazionali impegnate fino ad arrivare alla cerimonia di chiusura.
Tutto è stato molto emozionante e ripensare all’adrenalina che ho provato in queste gare mi fa venire i brividi anche in questo momento.
Ricordo l’ingresso nello stadio e quella sensazione che mi ha riportato ai miei sogni di bambina e alla consapevolezza che grazie ai sacrifici ed al duro lavoro ero riuscita a realizzare il mio sogno.
Il 2021 è stato indubbiamente l’anno che mi ha dato maggiori soddisfazioni a livello atletico, ma confido nel 2022 per migliorarmi ancora.
Obiettivi agonistici 2022?
Lo scorso 15 novembre ho dovuto affrontare un piccolo intervento per via del carico accumulato durante la stagione scorsa che è stata impegnativa e lunghissima.
Per questo motivo, per ora, mi sto concentrando sulla fase di riabilitazione per tornare in pista quanto prima.
Questo è l’obiettivo principale.
Quest’anno ci sono i mondiali e gli europei outdoor ed io darò il massimo per esserci e dare il mio contributo alla Nazionale italiana.
Guardando poi più avanti con lo sguardo arriviamo anche alle prossime Olimpiadi di Parigi. E’ lì che vorrei realizzare altri obiettivi importanti ed il lavoro in questo senso è già iniziato.
Quali sono i tuoi sogni e progetti di donna ed atleta?
Come atleta, non mi accontento di quanto raggiunto finora. Non credo sia corretto “sognare” per un’atleta: se vuoi raggiungere un risultato devi lavorare sodo e credere anche in quello che pensi sia impossibile.
Preferisco quindi rimanere sempre con i piedi a terra e lavorare guardando avanti e cercando di migliorarmi ancora per raggiungere risultati sempre più importanti.
Mettendo da parte lo sport, mi piacerebbe far carriera all’interno dell’Istituzione che mi ha permesso di essere un’atleta professionista ovvero l’Esercito Italiano.
Faccio parte di un corpo militare antico e prestigioso e, ultimata la carriera da atleta, mi piacerebbe proseguire quella militare.
L’atletica ha avuto e continuerà ad avere sempre un ruolo importante nella mia vita. Questo sport mi ha dato tanto ed invito i giovani oggi a praticare questo sport, ma anche tutti gli sport in generale.
Lo sport permette di acquisire una maggiore sicurezza e arricchirsi di competenze non solo fisiche ma rappresenta anche un valido sostegno nell’affrontare la vita di tutti i giorni.
Un ringraziamento va anche per la mia famiglia che mi ha accompagnata nel mio percorso e tutt’ora continua a farlo nei momenti di difficoltà condividendo anche le mie gioie come il coronamento del sogno olimpico.