Giulia Sassoli è una delle atlete che sta prendendo il testimone dalle mani delle donne che per anni hanno deciso i podi nelle gare del panorama romano.
Quando corre ha la bellezza dei suoi 22 anni e il passo di chi non fatica.
Ha riscoperto la corsa dopo una pausa adolescenziale e grazie allo storico gruppo di “Quelli delle 13” è tornata a correre e vincere.
Proprio in occasione dei Campionati italiani di mezza maratona a Roma del 6 novembre 2020 è salita sul podio delle under 23 con un ottimo 1h23’26”.
“Perché non vieni a fare una corsetta con me la domenica mattina?”.
Così è iniziata la storia nel mondo del running di Giulia Sassoli, una delle giovani atlete più in vista negli ultimi mesi.
22 anni compiuti a luglio, corre per i colori della ACSI ITALIA ATLETICA.
Tutto è partito da una proposta da parte di sua mamma, runner appassionata che ha seminato bene negli anni pre adolescenziali della figlia.
Già da qualche anno si era appassionata a questo sport. Le prime volte andavano a correre insieme facendo il giro del quartiere, 4/5km a ritmo da jogging, ma a Giulia sembrava una maratona.
Ogni volta tornava a casa “stremata, ma felice e soddisfatta di essere riuscita ad affrontare la fatica”, ci racconta.
Nel giro di qualche mese iniziano i miglioramenti, così la mamma decide di farla seguire da un allenatore per intraprendere un percorso più strutturato.
Era il novembre del 2014 e Giulia aveva 15 anni.
Fa qualche gara su strada e alcune in pista, ottenendo risultati relativamente buoni, se non fosse che, per diversi motivi, a fine 2016 decide di smettere di correre.
Nel frattempo si è sempre allenata, non è mai stata ferma, dedicandosi alla palestra, al potenziamento e allo spinning.
L’atletica torna a gennaio 2021, quando conosce Emma, mezzofondista dell’ ACSI ITALIA ATLETICA, che l’ha convinta a rimettersi in gioco.
Inizialmente accompagnava l’amica a fare corsa lenta o qualche medio, ma poi Emma le propone di andare con lei al Biscotto di Caracalla per provare a fare qualche lavoretto con il gruppo di “Quelli delle 13”
Stiamo parlando di una presenza storica di atleti amatoriali di diverse squadre che si ritrovano tutti i giorni all’ora di pranzo, capitanati dal “Maestro”, Pino Ozimo, il quale dispensa allenamenti a tutti, portando risultanti di qualità agli appartenenti al gruppo.
All’inizio era un po’ titubante, non era sicura di voler riprendere, ma poi si è lasciata trascinare ed ha pensato che almeno un tentativo avrebbe potuto farlo.
“Ho trovato un gruppo meraviglioso che mi ha accolto con grande entusiasmo e in cui mi sono integrata da subito; l’allenatore, Pino Ozimo, è il migliore che potessi desiderare, mi ha saputo ascoltare e mi ha capito; è merito suo e dei Qd13 se ho deciso di cimentarmi di nuovo nell’atletica, ogni volta vado lì felice, con la voglia di allenarmi, scherzare con gli altri e ridere tra una ripetuta e l’altra.”
Il problema di Giulia Sassoli era lo stesso che tanti giovani possono subire nello sport: vivere gli allenamenti e le gare con troppo stress e ansia da prestazione.
Ma come spesso capita basta trovare un gruppo che ti cambia completamente mentalità: “oggi corro con la mente libera e leggera, ogni volta aspetto con agitazione il martedì e il venerdì perché non vedo l’ora di andare al campo; mi mette di buon umore”.
Certo, la fatica nella vita di una studentessa universitaria come lei non manca. Ma con il gruppo giusto è tutta un’altra storia!
“Mi definisco una runner “da strada”, non ho un bel rapporto con la pista, nonostante sia perfettamente consapevole di quanto sia utile per migliorarmi. Ho ancora un po’ da lavorare a livello mentale per affrontare la pista più serenamente, però piano piano riuscirò a “sbloccarmi”. Per ora credo ci concentreremo più sui cross e sulle gare su strada (o almeno lo spero…)”
Giulia ha preparato la mezza maratona Roma21k del novembre scorso in un mese e mezzo. La sua prima mezza maratona.
“Tanti km e tanta resistenza, lavori che a me piacciono tantissimo, quindi non mi sono pesati (credo si sia capito che accuso di più la velocità…). Ci ho provato, l’obbiettivo era finirla, sapevo che qualsiasi tempo sarebbe stato il mio pb, ma mentirei se dicessi che non avevo in mente un ritmo da tenere. Speravo di chiuderla in 1h24’, ma non sapevo cosa aspettarmi né dal percorso, tanto meno dal mio fisico.”
Commenta la prestazione con la stessa leggerezza con cui l’ha corsa, senza guardare i passaggi ai vari km perché voleva viverla serenamente, cosciente che se avesse visto un tempo più alto rispetto a quello che si era prefissata, sarebbe andata in “ansia” e non se la sarebbe goduta.
Per fortuna in gara ha trovato una signora che teneva un buon ritmo e si è attaccata a lei.
“Sono molto soddisfatta di come l’ho gestita, fino al 15/16esimo km ero abbastanza tranquilla, verso il 19esimo ho iniziato a sentire la fatica, ma a quel punto ho pensato “Giulia hai fatto 19km, te ne mancano 2, non puoi mollare ora”. Ho stretto i denti e ho dato le ultime energie che avevo. Arrivata a piazza Venezia, ho visto a 200m dall’arrivo il cronometro che segnava 1h22’’“.
Non ci poteva credere: Giulia, ce l’aveva fatta, doveva solo tenere per gli ultimi metri. Ultimo sprint e taglia il traguardo in 1h23’26”.
“Ero troppo felice, adrenalina a mille, non riuscivo ad essere stanca, troppa euforia. Sicuramente ci sarà modo di migliorare, ma per essere la prima volta che mi cimentavo in una mezza, posso ritenermi più che soddisfatta”.
Anche la Natalina (10Km) dell’8 dicembre a Monterotondo in provincia di Roma è stata un’esperienza bellissima; di certo non si aspettava di fare quel tempo, tantomeno di classificarsi come prima donna.
“Ho avuto la fortuna di ritrovami a correre con un signore che mi ha aiutato durante tutta la gara a non mollare e a mantenere un buon ritmo. Percorso non facile, molti sali e scendi, tanto freddo, ma sicuramente una bella gara e un bel pubblico”.
Prossima gara? Ce ne saranno eccome nella vita atletica di Giulia e vedremo che uscirà fuori dalla sua voglia di correre serenamente.