Avevamo già raccontato il fenomeno parkrun, l’iniziativa diffusa in Italia di corse di 5 km gratuite e senza premi nato in Inghilterra nel 2004.
Quasi cinque milioni di partecipanti in tutto il mondo si danno appuntamento ogni sabato mattina.
Un codice a barre consente la registrazione dei tempi, ma non c’è un agonismo esasperato. Nel nostro Paese sono tredici i parchi coinvolti nell’iniziativa che è gestita totalmente da volontari.
Giorgio Cambiano “Country Manager” di parkrun ci racconta chi sono le persone che fanno correre il parkrun italiano.
Primo fra tutti Marcello Romano è il Direttore di Evento, colui che fa da coordinatore dei volontari per Caffarella parkrun.
La Caffarella è uno dei luoghi più belli di Roma.
Un polmone verde, sito all’interno del Parco Ragionale dell’Appia Antica la cui superficie è di circa 4.580 ettari.
E’ uno de luoghi che mi fa stare bene, ci corro spesso o vado a perdermi quando voglio scappare dal caos cittadino.
Vi consiglio il pratone sconfinato delle Catacombe di S. Callisto, una delle 30 meraviglie archeologiche da non perdere presenti nel Parco.
La Caffarella riflette la storia di Roma.
Posta in prossimità delle Mura Aureliane e racchiusa fra due direttrici dell’antichità, la via Latina e la via Appia, è la valle alluvionale creata dall’Almone, fiume sacro di Roma.
Insomma non poteva esistere luogo più bello dove correre e crescere non solo atleticamente.
“Nel parkrun non esiste la figura di “Race Director” ma di “Run Director”. Come ci racconta Giorgio Cambiano. – “in quanto parkrun non è mai una gara ma semmai una corsa o camminata a seconda del ritmo che ogni partecipante decide liberamente di tenere nel seguire il percorso di 5km.”
I parkrun vivono grazie all’apporto prezioso dei volontari coinvolti.
In questa affascinante avventura di Caffarella ci sono tante persone, come la signora inglese che dà spesso una mano per far comprendere il discorso del briefing pre-corsa ai tanti visitatori stranieri presenti.
Oppure dei vari camminatori di coda che, pazientemente, chiudono il corteo di chi va più piano, o dei tanti “marshal” che pattugliano il percorso ogni settimana.
Senza di loro Caffarella parkrun non esisterebbe, così come tutti gli altri eventi parkrun del mondo.
La volontà di parkrun è quella di estendersi ai tanti altri bei parchi della Capitale, per dare la possibilità sempre a più persone di far un po’ di moto in sicurezza ed in piacevole compagnia almeno una volta alla settimana, senza dover spostarsi troppo da casa.
Il Caffarella parkrun, merita tutta l’attenzione possibile perché i numeri dei partecipanti sono potenzialmente molto più grandi di quelli attuali.
Le dimensioni e la logistica del parco consentirebbero partecipazioni paragonabili a quelle degli eventi dei cugini britannici, o australiani, o sudafricani, dove ogni settimana centinaia o addirittura migliaia di partecipanti movimentano i parkrun locali.
Ci vediamo al Park Run più vicino a casa tua.