Corrado Zambonelli, l’artigiano dei muscoli

Entrare nello studio di Corrado Zambonelli è trovarsi al cospetto di uno dei più illustri professionisti del Running romano.

Sono pochi i personaggi che come lui, negli ultimi 25 anni, hanno gettato le basi per un visione moderna del podismo nella capitale, grazie alla tradizione dei campioni di sempre.

Corrado è una di quelle persone che dà al tempo il valore che merita, nello sport, nella vita e nel suo lavoro e, ovviamente, anche per un’intervista come quella che vi stiamo per raccontare.

Per chi non lo conoscesse Corrado Zambonelli è uno dei più famosi massofisioterapisti in città, specializzato in terapia manuale e traumatologia sportiva.

Vanta un curriculum professionale di tutto rispetto che gli ha permesso di “mettere le mani” sui muscoli e tendini del meglio dello sport in città e non solo.

Sul suo lettino sono passati centinaia di atleti, tra cui tanti campioni e semplici amatori, e a tutti ha dedicato quel tempo necessario a capire e affrontare il problema come in un lavoro di squadra.

Da vero artigiano dei muscoli si è elevato a psicologo della fisiatria, perché se è vero che ascolta con le mani, è altrettanto bravo ad arrivare, attraverso il dialogo e il confronto, a capire da dove è partito il danno sul muscolo o tendine.

In una sorta di screening sociologico individua la categoria di atleta e ne sa assecondare i desiderata. Da quel momento fa capire che lo sport non è sempre e solo dolore, ma è percezione dei segnali che il corpo ci manda e in tal modo insegna a non farsi ancora male.

La sua carriera sportiva lo ha portato ad essere consapevole di cosa sia farsi male con la pratica, questo grazie ai tanti infortuni subiti a seguito di vere e proprie imprese.

La vita atletica nell’endurance ha avuto inizio a metà degli anni 90, quando Corrado mette in azione un vero e proprio lavoro fisico sulle lunghe distanze.

Grazie ad allenamenti quantitativi e di qualità, Corrado inizia con sei volte la 100 Km DEL PASSATORE – (1997-1998-1999-2000-2002-2011). La sua prima volta nel deserto è stata nel 1998 in Marocco alla MARATHON DES SABLES.  

Da lì, la forza degli anni si consolidava, diventando inarrestabile: VITERBO – AVIGNONE nel 1998 con una staffetta podistica NO STOP di (1080 Km). La MARATONA ARTICA del 1999 al Polo NORD dove arriva secondo classificato.

La sua più bella esperienza nel deserto però la vive nella DESERT MARATHON in Libia nel 2001, su un tracciato che gli è rimasto nel cuore per il fascino e la forza. Ma ancor prima a fargli conoscere la corsa nel Sahara è stata la MARATHON DES SABLES in  Marocco nel 1998.

Da quel momento alza l’asticella con i primi due IRONMAN nel 1999 e poi il 2000, passando per la Randonne in bici BERGAMO – ROMA – BERGAMO NO STOP (2000 e  2002)– di 1280 Km e finalmente ecco il limite umano con il Campionato Mondiale di DOPPIO IRONMAN 2002 e Campionato Mondiale di TRIPLO IRONMAN 2003 sempre negli STATI UNITI (11,4 Km di nuoto, 540 Km bici, 126 Km).

La passione per il nuoto non andrà mai via. Ancora oggi Corrado nuota regolarmente e da quella 12 ore di Nuoto NO STOP (35 km) nel Febbraio 2010 a Zurigo il suo orizzonte di gare estreme sembra essersi rasserenato, trovando un equilibrio con gli anni e la voglia di essere testimone e maestro a chi verrà a parlare con lui.

Dall’aver vissuto questo aspetto dello sport, voluto e coltivato con precisione maniacale, ne è nata una persona nuova che davanti ad alcuni bivi della vita ha saputo scegliere con pazienza e lungimiranza.

Da quel l’impiego in banca, sicuro e stabile, la strada gli ha posto davanti la possibilità di imparare un mestiere che a metà degli anni 90 non era come oggi.

Seguire la scuola triennale di formazione a Perugia, conseguendo il diploma di massaggiatore massofisioterapista, significa rinascere professionalmente, e non è da tutti.

Piano piano, dopo un rapporto part time con la banca, ecco la svolta nei primi anni 2000, quando Corrado trova uno spazio in cui ha avuto inizio quel laboratorio artigianale dove i muscoli venivano già trattati con la professionalità e cortesia fuori dall’ordinario.

Nel frattempo studia e si aggiorna e arrivano i diplomi e gli attestati che lo renderanno il professionista che è oggi (diploma di massaggiatore sportivo, operatore shiatsu, operatore certificato kinesio taping, diploma di operatore craniosacrale, operatore tecnica mulligan, operatore di miofibrolisi diacutanea).

Corrado Zambonelli è così, equilibrio e forza, tenacia e comprensione; senza questi strumenti non sarebbe arrivato a correre nei deserti del mondo, non si sarebbe rialzato da crolli emotivi e fisici, ma, cosa più importante, non ti trasmetterebbe l’insegnamento più importate: pensare di poter correre tutta la vita.

Queste sono le parole che ripete sempre ai suoi pazienti. Fregatevene delle prestazioni e delle mode del momento, il vostro corpo va sostenuto con la forza non con i km, dopo i 50 anni i muscoli saranno i vostri alleati e se correte e basta non farete altro che ridurre la loro capacità motrice e di sostegno.

Corrado è un fautore dell’allungamento, dello stretching che pratica su se sesso quotidianamente che, con il potenziamento, formano la triplice alleanza che ci porteranno più lontano possibile.

Stare sul suo lettino non è solo un momento di stop, a volte forzato dallo sport, e nei migliori dei casi voluto per recuperare dalle fatiche.

Entrare nel suo studio è come trovarsi nella bottega di un maestro del rinascimento. Tutto resta fuori: rumori, squilli e distrazioni, sei solo tu e lui, e guai a pensare che Corrado non possa esserci con la testa. La qualità del lavoro è misurata anche dalla quantità di lavoro che un artigiano affronta.

Se io avessi voluto in tutti questi anni mi sarei allargato, ampliando l’attività, ma io non voglio fare l’imprenditore, io sono altro e per fortuna che non ho mai perso di vista la mia indole e con essa i tanti che si sono affidati a me. Persone consapevoli che dove posso arrivare ci sono al 100%, se serve altro non mi avventuro, ma cedo il passo a colleghi e professionisti specializzati in ambiti simili al mio. Così non perdo un paziente, anzi lo lego a me in un rapporto di fiducia che non ha un valore commerciale.

La nostra chiacchierata sembra non finire mai, ha la pazienza e la cura e la senti subito, ti lasci trasportare in un mondo che ha rami forti e su cui ti puoi appoggiare per imparare a crescere e migliorare.

Corrado Zambonelli ti rimette in pace con la vita e con lo sport, perché se è vero che a volte siamo tutti dentro un vortice di eventi e ci sentiamo come un criceto nella ruota dentata, lui è la prova che il corpo e lo sport vivono tempi diversi che sono lì da millenni e che non potranno cambiare mai se solo saremo in grado di ascoltare il nostro corpo e persone preziose come lui.

Grazie