In questi giorni ho ricevuto una lettera molto toccante di un caro amico, il quale ha voluto raccontare come sta superando un momento non facile.
Lui è Rudy Gatta ed è una di quelle persone che se dovessimo spiegare a uno che non conosce l’Italia come sono gli italiani sarebbe l’esempio perfetto del meglio del nostro paese.
Perché Rudy incarna lo spirito intraprendente e pratico tipico dei romagnoli, l’acume, e il senso pratico di chi sa mettere in pratica idee nuove, con generosità e il rispetto per i prossimo il tutto con il necessario senso civico.
Raccontai la sua storia sportiva e politica sul blog di Repubblica e rimasi ammirato per i risultati ottenuti da questo binomio bellissimo.
Un percorso di chi guardandosi indietro sa di non potersi lamentare, sorridendo e pensando a quanta ancora ne potrà fare.
Oggi la sua corsa è in salita a sfidare il nemico di tutti.
Questa è la sua corsa contro il virus.
Il 5 febbraio scorso ho ho avvertito i primi sintomi, grandissima spossatezza e febbre: era il Covid.
Poi nel giro di quarantotto ore ho perso completamente i sensi: il gusto e olfatto. Poi febbre per una settimana che ho regolato con la Tachipirina poi la spossatezza che continua e l’olfatto e i gusti che ancora non tornano.
Venerdì scorso ho fatto il tampone e a distanza di quasi un mese sono ancora positivo.
E questa cosa mi ha fatto scattare un ‘click’. Si perché questo maledetto virus è subdolo, non ti molla e ti cambia.
Diciamo le cose chiaramente: io non sono stato male ma non sono stato nemmeno bene.
Il pensiero naturalmente va a chi è stato peggio di me in questo periodo disgraziato.
Tuttavia ho sentito anche su di me tutta la forza di questa malattia, la perdita dell’olfatto ti fa perdere identità, solo perdendo l’olfatto mi sono reso conto di quanto sia importante: a un certo punto non ti riconosci più, e nemmeno i cibi e ciò che ti ricorda ti avvisa più, nemmeno di un pericolo, pensiamo solo al gas.
Senza il piacere di mangiare e bere ho perso tre chili e non contiamo quanti toast ho bruciato, pulisci casa e i vestiti ma tutto ha lo stesso odore sia prima che dopo il lavaggio.
Così dopo questo tampone ancora positivo, è scattato un click, ho iniziato un training olfattivo che consiste nell’esercitare l’olfatto due volte al giorno odorando i quattro oli essenziali fondamentali: rosa, limone, eucalipto, chiodi di garofano.
E poi ho deciso di tornare a correre, si perché dopo un mese, e con il virus ancora in corpo non voglio dargliela vinta e aspettarlo e ho deciso, anche se abbastanza debilitato, di partire da zero aggiungendo ogni giorno cinque minuti.
Ci vuole pazienza, le vie respiratorie non sono quelle di prima e nemmeno i muscoli delle gambe. Ma oggi ho corso i miei primi cinque minuti, e domani saranno dieci. Non vedo l’ora
La corsa ancora una volta mi sta aiutando a ritrovare me stesso.
Non so nemmeno perché ti sto scrivendo, forse ti sto usando per scrivere a me stesso, ma forse si oggi quando ho pianto alla fine di quei cinque minuti di corsa sul tapis roulant ho pensato che si, quella batteva anche New York, era quella la corsa più bella di sempre.
Ciao Marco, continuo la #runwithrudy e ci sentiamo presto, magari per festeggiare la mia prima ora di corsa…