La vita di un runner nel futuro non l’abbiamo mai immaginata. In fondo correre sarà sempre:
“muoversi velocemente, con un passo tale per cui per un istante nessuno dei piedi tocca terra”
Cosa potrà mai succedere da qui a 50 anni? Per capirlo basta vedere come correvamo 50 anni fa.
Eravamo più lenti e grazie alla tecnologia dei materiali, a tecniche di allenamento e a una migliore alimentazione siamo divenatati ciò che siamo oggi.
Ma correre è rimasto come da definizione il nostro principio innato di spostamento.
I risultati conseguiti sono l’esempio di cosa possiamo fare e come dice sempre il coach Max “tutto ciò che non è misurabile non è migliorabile.”
Allora è necessario fissare i tempi, vederli e ricordarli al fine di valutare quanto siamo cresciuti.
Ho un caro amico che da sempre trascrive su carta ogni allenamento fatto. Anni e anni di agende su cui ha riportato dove ha corso, quanto e a che passo, più note a margine, sensazioni, emozioni provate.
Ci pensate che bella cosa? Le annotazioni giornaliere della corsa.
Scrivere è un esercizio faticoso, come nello sport, così nella creazione di un testo serve tanta pratica per migliorarsi.
Allo stesso modo per riuscire a compilare un proprio diario di bordo delle nostre imprese sportive necessita di tempo e pazienza ma il risultato sarà per sempre.
Alla luce di questa certezza d’origine latina e in contrasto con i milioni di file generati dalle nostre applicazioni in rete, da qualche anno si possono trovare dei bellissimi diari di corsa.
La prima ad aver dato forma a questo prodotto di qualità è stata Julia Jones ma lei lo è stata per mille altre iniziative
Julia è una delle donne più intraprendenti, innovatrici e dinamiche che io conosca nel mondo del running.
Dopo le precedenti edizioni, 2018, 2019 e 2020, torna, per il quarto anno consecutivo, con il suo bellissimo “Diario di Corsa”.
Scrivere con carta e penna non perderà mai la sua forza.
Non ci dobbiamo arrendere alla digitalizzazione della nostra vita. Riportare i commenti di un allenamento, di una gara, aiuta a viverli anche dopo.
La pagina scritta ha una capacità evocativa potentissima, più di un post, di un tweet o di una pagina su Strava.
Il Diario di Corsa, come dice Julia nella sua presentazione, vuole dare spazi di aggiornamento quotidiani, con suggerimenti a inizio di ogni mese per aiutarci a organizzare, ricordare e sognare la nostra vita sportiva.
Quest’anno si aggiunge un nuovo prodotto utile alla nostra memoria sportiva ed è l’agenda Corri al Max, voluta e interamente realizzata da Max Monteforte.
Max Monteforte è allenatore nazionale in qualità di Tecnico e Maestro di Sport nella Sezione Pentathlon Moderno, Triathlon e Ciclismo nel Centro Sportivo Carabinieri, organizzatore di eventi (è stato per quindici anni Èlite runners supervisor alla Maratona di Roma) e talent-scout (ha selezionato campioni che oggi corrono per il Progetto Purosangue).
Ex azzurro di ultramaratona, ha cominciato a correre con l’Associazione Atletica La Rustica per poi passare al Club Atletico Campidoglio prima e al Centro Sportivo Esercito dopo, fino ad arrivare a gareggiare per il Centro Sportivo del Corpo Forestale dello Stato. Ha all’attivo oltre 120.000 Km percorsi in carriera, tutti registrati sulle sue agende degli allenamenti.
Max ha dato forma a uno strumento utilissimo, con tante informazioni e spunti di riflessione.
Chissà se questi nuovi prodotti non possano smuoverci nel condividere prima con noi stessi i risultati ottenuti, senza dover necessariamente metterli nel mare magnum dei social network, piattaforme specializzate, chat di gruppo.
La corsa è anche un fatto molto personale, facciamone tesoro oggi più che mai.