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Monthly Archive for: "Gennaio, 2019"
Monthly Archive for: "Gennaio, 2019"
Le cose importanti iniziano quando tutto sembra finito. Me lo ripeto da sempre, anche quel giorno in cui mi consegnarono un dono e fu proprio quel giorno che la mia vita cambiò. Read more »
Ti accorgi di aver dormito solo 4 ore quando è domenica e sei sveglia prima della sveglia. Cose che capitano perché noi runner la domenica a dormiamo meno di niente.
Ma con la consapevolezza che l’unica cosa pronta è la tua borsa con il cambio, infili la tua divisa, bevi un caffè, mangi qualcosa e ti aggiusti un po’ il viso tanto per non sembrare la figlia di Michael Jackson nel video di thriller ed esci.
Oggi? una bella avventura, mi aspetta la mia prima maratonina dei Tre Comuni, è il mio battesimo.
Qualcuno mi ha già avvisata che non è proprio facile come percorso, ma non me ne curo, la rispetterò senza troppe pretese.
Lo faccio sempre a dire il vero, perchè mi da quel giusto senso di pace interiore e sono in pace anche perché per un tratto la macchina non dovrò portarla io, come una regina mi porteranno a Civita Castellana.
E si perché la partenza quest’anno è lì ed è da lì che il viaggio di 22.400 metri inizierà.
Fa freddo, ma è normale sono iniziati proprio oggi i famosi tre giorni della merla, i più freddi di tutto l’anno, ma affronteremo anche questa
Il freddo non potrà fermare di certo la nostra corsa. Ci prepariamo, ci attacchiamo il nostro bellissimo pettorale e iniziamo a crederci, almeno un po’, il giusto.
Siamo davvero tanti, è una gara partecipata, le strade del paese, un paese ancora mezzo addormentato, prendono colore solo mentre iniziamo a scaldarci e a prendere coscienza che non sarà facile.
Poi penso che a me le cose facili non sono mai piaciute molto per cui cercherò di gustarmela come un bel piatto di spaghetti al sugo.
Ore 9,30 partenza puntale, a parte l’impatto iniziale ci si scalda in un attimo e si scalda anche il cuore, il paesaggio è davvero bello ci sono tutti i colori dell’inverno: un cielo grigio, la terra e il verde leggermente ghiacciate e la strada bagnata da una leggera pioggerellina nebulizzata.
Ricordandoti in un attimo il concerto dei Rolling Stones a luglio quando però facevano 45 gradi all’ombra, inizia il viaggio ad un bel ritmo quello che dovresti mantenere perché ti senti bene e sei serena, ma che dopo il 5 chilometro dovrai leggermente frenare un po’, così, tanto per non affaticarti troppo.
“il bello”, dicono che dovrà ancora arrivare. E tra ristori ( grazie ai volontari per il tè caldo) discese e piccole salite si arriva a Nepi dove ci aspetta un piccolo giro del centro storico in salita e discesa a bastone, ma il rumore dell’acqua e dei passi veloci ci accompagna, sembra cullarci.
Abbiamo appena superato l’undicesimo chilometro, un fiume di colori che invadono le strade, un insieme di battiti e di emozioni.
Siamo appena a metà veloci e sicuri come la fanfara appena incontrato verso Castel Sant’Elia ed è qui che io inizio a sentirmi sola.
Cerco gli sguardi della gente, ma sono io che sono vuota: eccola l’insana voglia di mollare, è arrivata, arriva, uh se arriva.
Lei è lì e quando meno te lo aspetti, si presenta come una mannaia, pronta a tagliarti in due, ma non si molla, non ora
Arriva il 15° km, inizio il conto alla rovescia , meno 7, dai che siamo quasi arrivati.
Guardo a terra e vado avanti e in attimo manco fossimo saliti su un autobus, arriva il 17 km dove ci attende l’ultimo ristoro.
Supero i palloncini del passo a 5,30 e riesco a darmi la carica giusta fino all’ultima discesa dove comincerò a ridere come una bambina divertita, ad un ritmo da rotolone regina
Una discesa che sembra non finire mai, mentre qualcuno mi avvisa che gli ultimi due km circa saranno in salita, e che salita! Penso io, per non dire altro, perché vi ho sentito eh
Io l’ho solo pensato, ma la madonna è lì, si palesa alle porte del paese, dove sei pronta a pregare in una lingua che non è proprio la tua, è lì pronta a darti la sua benedizione, ma non si molla perché al 22 km puoi solo accelerare e ingranare dalla seconda alla quarta marcia, così, fino al traguardo.
Lanciando un bacio al cielo, quel cielo grigio, muto e freddo che ti ha fatto compagnia per tutto il tempo.
Sorridi perché non è andata poi così male, perché almeno le foto verranno decenti.
Un we are the Champion ce lo siamo meritati credo davvero tutti dal primo all’ultimo, da chi ha inseguito la vittoria, a chi il suo personale sul tempo e a chi come me insegue qualcosa che, qualcosa, ma cosa boh,
E tra un sorriso ed un grazie a tutti Marco compreso, saluti così come farebbe un suddito in visita al castello: “onore a te meravigliosa regina d’inverno”… arrivederci al prossimo anno.
Dominga Scalisi
Le foto della gara sono a cura di Roberto Dalmazi – www.fotoincorsa.com
Nello sport ci sono storie di amicizia che non mutano con il colore della maglia. E’ successo nel mondo del calcio, dove uomini e bandiere sono ormai una rarità, ma in passato ci sono esempi che resteranno per sempre come una pacca sulla spalla dopo una sconfitta. Read more »
Da qualche anni metto le scarpe e vado a correre. Come per molti ho iniziato in un periodo complicato della mia vita, ancora non è finito, ma a me le cose semplici annoiano. Read more »
Ci sono stati anni in cui, al pranzo di ferragosto, apparecchiavi la tavola con i piatti della Tre Comuni. Veniva fuori una mensa colorata e colma di argomenti interessantissimi su cui discutere,
I N T E R E S S A N T I S S I M I
La gente pensa che chi corre sia un pazzo, uno che la mattina invece di dormire, corre. Non conosce stagioni, orari, albe, mezzogiorni, pomeriggi, piogge, sole vento, tramontane, scirocchi e tramonti. Uno che corre ovunque e trova il tempo per farlo. Read more »
Domenica mattina sarà una Corsa di Miguel come non l’abbiamo mai vista. Con il record assoluto per la prova competitiva giunta a 5.952 iscritti, tutti tesserati e il “sold out” anche per la non competitiva sulla stessa distanza.
Sarà la 20 esima occasione per ricordare chi ha lottato per il suo paese, correndo e facendo sentire la voce della libertà.
Miguel Benancio Sanchez ha scritto una poesia che parla di noi tutti.
La leggiamo ad ogni start per ogni volta che avete scommesso di volare lungo il percorso.
Per voi atleti
Per voi che sapete di freddo, di calore,
di trionfi e sconfitte
per voi che avete il corpo sano
l’anima ampia e il cuore grande.
Per voi che avete molti amici
molte aspirazioni
l’allegria matura e il sorriso dei bambini.
Per voi che non sapete di gelo né di sole
di pioggia né rancore.
Per voi, atleti
che percorrete i villaggi e le città
unendo Stati con il vostro camminare
Per voi, atleti che disprezzate la guerra e anelate la pace.
Adesso sta a noi far vibrare ancora la sua voce, correndo pulito e nel pieno rispetto delle regole, solo quello Miguel ci chiedeva.
Correte come vi pare, camminate se lo ritenete ancora più giusto, ma non scordate di essere appassionati di questo sport che mette tutti sullo stesso piano, perché in fondo siamo tutti portatori di pace e di rispetto delle minoranze.
Il grandissimo successo della 20ª edizione della Corsa di Miguel ha esaurito le scorte disponibili: Venerdì 18 e sabato 19 al Villaggio Miguel (Cisalfa Eur, piazzale Guglielmo Marconi 5, Metro B Palasport) NON SARA’ POSSIBILE l’acquisto dei pettorali della 10 KM NON competitiva.
Pettorale e pacco gara saranno consegnati solo a chi ha fatto l’iscrizione online.
Unica possibilità di reperire il pettorale è esplorare una delle 30 edicole di Miguel (elenco su https://www.lacorsadimiguel.it/punti-vendita/) dove eventuali pacchi gara rimasti rimarranno fino alla serata di oggi.
Al Villaggio Miguel e, domenica, allo Stadio dei Marmi e sul Ponte della Musica, rimarranno aperte le iscrizioni alla Strantirazzismo di 3,5 km.
Divertitevi, fatevi fotografare da chi vi farà da Angelo custode
Da dopo la gara sarà un fiume di album fotografici com l’amico Roberto Dalmazi e il suo staff di fotoincorsa.com necessari per non perdere neanche un metro del bellissimo percorso.
Buona Miguel a tutti
Marco Raffaelli
Viale delle Terme di Caracalla e il famoso “biscotto”, luoghi dove il podismo romano ha la sua casa. Un tratto di strada di 1.250 m su cui gli intermedi e i chilometri sono pazientemente segnati a terra e ripassati ogni anno con una vernice gialla da un manipolo di volontari. Read more »
La storia di Najla Aqdeir l’ho scoperta per la prima volta in tv, sono rimasta ad ascoltarla e me ne sono innamorata.
Najla Aqdeir è una ragazza di 22 anni, metà libica e metà marocchina. Arrivata in Italia all’età di 11 anni, un talento naturale.
Nel suo paese correva semplicemente per andare a prendere il pane, la mamma la ce la mandava spesso perché era veloce. Read more »
Se corri lento non va bene, se corri veloce potresti fare meglio perché non ti stai allenando come si deve. Se corri da solo non va bene. Se corri con altri come te non va bene perché allora siete un gruppo di esaltati.