Tutti gli scatti del nostro mondo…

Dite la verità, anche voi, negli album fotografici delle gare, vedete sempre le immagini dei vostri amici e mai le vostre?

Tranquilli, non è un dramma, ma la diretta conseguenza della massa enorme di dati e files che si riversano in rete dopo ogni evento.

Una serie infinita di foto con una data, tanti mi piace, un’altra foto con altra data e ancora molti mi piace. Avanti così per intere settimane, mesi, anni.

A Roma i fotografi che ci seguono in azione sono sempre più numerosi. Appassionati della foto sportiva e non solo, si sono ricavati un posto speciale nei diversi eventi e nelle bacheche dei tanti amici in comune su Facebook.

Ogni manifestazione ha un punto di osservazione e scatto sempre diverso. Sono un po’ angeli custodi e un po’ cronaca delle gare. Le loro foto sono libere da copyright e gratis per tutti.

C’è la storia di Leo Ciacci che dalla sua bacheca ha catalogato anni e anni di gare del gruppo sportivo Bancari Romani e non solo. Migliaia di foto di ottima qualità disponibili per tutti. Dopo tanti anni Leo riconosce il passo di chi corre e grazie al suo obbiettivo lascia un segno nella nostra mattina di sport.

Roberto Dalmazi è un altro amico delle gare, pubblica le sue foto su Foto in corsa, e sa bene cosa vuole oggi il mercato. “Credo che i podisti non ne possono più fare a meno di condividere le loro imprese sui social, lo dimostra il fatto dei 5000 contatti che ho dopo la pubblicazione dei servizi, non c’è gara senza oramai un fotografo, e per non parlare di amici e parenti con i cellulari ,si è cambiato molto..”

Gianfranco Bartolini, altra bella presenza lungo i percorsi di gare e allenamenti. Ha ormai un dialogo diretto e preziosissimo con gli amici sui social network.

In fine c’è fotoforgo.com, una nuova realtà di appassionati e professionisti che mettono a disposizione infiniti scatti a tutti gli atleti in gara.

Grazie all’eccellente lavoro di tutte queste piattaforme, le bacheche di Facebook sono diventate una sequenza infinita di immagini, tutte uguali, tutte belle, tutte likate.

Una giostra con un meccanismo oleato dai tanti eventi e alimentato dal nostro stesso ego. Corri, e in gara se ci sei o non ci sei, la linea di confine non la segna più solo il chip sulla finish line, ma l’obbiettivo del fotografo.

Allora meglio non perdere lo scatto, mettiti in posa, alza le braccia, sistema la maglia, asciuga il sudore ed esci dal mucchio di atleti che come te cercano l’inquadratura migliore, e forse non più il passo perfetto!

La speranza per una corsa in completa libertà è quella di non smettere di guardarsi intorno, alzare la testa e vedere che c’è un mondo intero da fotografare con i tuoi occhi.

Solo il sudore potrà rovinare la messa a fuoco, passato quello resteranno le lacrime ma a quel punto sei già oltre la linea di arrivo e hai vinto, da solo, senza cornici, senza filtri, unico in mezzo a milioni di scatti.

Marco Raffaelli

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso