Potere alla parola

Sono passati sei mesi da quando il pollicione bianco ha stretto un po’ di più il rubinetto delle nostre interazioni dei fatti non direttamente riferiti alla nostra vita. Il tutto con la scusa di volerci tenere vicine le persone più care.

Così facendo ha limitato la visibilità dei post di news e blog sulle bacheche degli amici e questo vale per tutti dal New York Times alla Gazzetta del sarchiapone.

L’algoritmo che comanda il tutto fa sì che se hai pagine esterne al tuo profilo da far leggere non arriverai mai al 100% dei tuoi contatti a meno che tu non metta mano al portafogli. Bello no?

Con questo sistema Facebook ha aumentato ancora di più il suo potere. La logica per cui è gratis e lo sarà per sempre non è mica vera.

Noi di fatto stiamo facendo girare il grande motore con dentro i milioni di dollari che gli inserzionisti stanno pompando nel serbatoio del signor Succhemberg.

Ogni volta che scorri la lista dei tuoi amici non è più come pensi, ma solo come loro vogliono farti pensare che sia.

Quando vedo le “pagine sponsorizzate” non sempre metto like anche se è il negozio più bello del mondo. E dire che qualche euro l’ho versato anche io nell’obolo del signore blu.

Mi da fastidio, mi sembra troppo spinto e  perde di spontaneità  il contenuto. Perché poi ci sono le notifiche a raffica che ti tocca limitare una volta che hai messo like, come quando sei in un punto vendita e i commessi ti si lanciano addosso ma tu vuoi solo guardare tra i reparti.

Sono uno vecchia maniera e quando mi trovo in un negozio non voglio parlare con nessuno anche se continuo a credere nelle persone anche dentro un social network

Volendo avere un approccio costruttivo, se usi le parole e le immagini per dire qualche cosa di positivo di condivisibile ma più che altro di intelligente, non c’è algoritmo che ti possa fermare. (spero)

Allora che fai?

Nulla, tieni aperta la vetrina e continui a raccontare storie e a dirle agli amici, su carta e su pagine. Perché il passa parola al mio paese era la miglior pubblicità.

Lo sanno bene quelli di Facebook e non solo, ma sanno anche che le persone non le controlli, il web ce lo sta insegnando da anni che la libertà della rete è la forza della rete stessa

Allora non smettere di leggere e di condividere e di dire quello che ti piace ma ovviamente anche quello che non ti piace, tanto il potere della parola non lo puoi mica fermare.

Buona lettura a tutti