Plogging: la nuova frontiera del running per salvare l’ambiente!

Si chiama “Plogging” e si tratta di un’attività sportiva inventata in Svezia da da Erik Ahlström che consiste nel raccogliere la spazzatura mentre si corre.

Il “Plogging” ha cominciato a diffondersi rapidamente in tutti i Paesi e la bellezza d questa attività sportiva è quella di combinare il movimento fisico con la salvaguardia dell’ambiente.

“Mi sono dato questa sfida – racconta Erik Ahlström – quando correndo sui miei percorsi mi accorgevo di osservare quantità enormi di rifiuti. Così mi sono detto che per tutto l’inverno e fino all’arrivo dell’estate mi sarei dedicato a raccogliere tutta la spazzatura che avrei trovato sul mio percorso anche tornando i giorni successivi sulla strada che avevo già fatto”.

Ma come funziona esattamente il “Plogging”?

Il “Plogging” significa correre e raccogliere spazzatura mentre si sta praticando l’attività sportiva.

Ci sono 2 aspetti che vengono sottolineati da chi pratica costantemente questa attività:

  1. Benessere fisico e mentale: l’attività contribuisce oltre che a tenere in allenamento il corpo di chi lo pratica anche nel regalare sensazioni di benessere mentale e psicofisico.
  2. Intensa attività fisica: il fatto di combinare la corsa con veri e propri piegamenti per raccogliere la spazzatura conferisce al “Plogging” la potenzialità di essere uno sport ad alta intensità.

“Plogging” e camminata

Non è necessario essere un runner per praticare il “Plogging”.
In molti casi è possibile camminare e raccogliere rifiuti. Oppure correre, piegarsi per raccogliere rifiuti, camminare e contestualmente eseguire anche dello stretching.

Come praticare il “Plogging”

Per praticare il “Plogging” basta indossare la propria divisa sportiva da running e portarsi dei contenitori per raccogliere la spazzatura.

Saranno davvero straordinari i benefici che riuscirete ad ottenere con questa pratica non soltanto fisici ma anche mentali per aver contribuito a migliorare l’ambiente con un gesto importante!

Quindi la prossima volta che correremo o cammineremo per strada e ci sentiremo tristi e amareggiati per aver osservato la spazzatura sulla strada anziché proseguire nel nostro cammino potremo fermarci e raccogliere i rifiuti che abbiamo trovato.

Il “Plogging” se praticato da una comunità intera potrebbe portare dei benefici straordinari.

Si calcola infatti che l’accumulo di rifiuti costi alla comunità dei contribuenti circa 11 miliardi di dollari l’anno.

Oltre al danno economico, non consideriamo poi i problemi alla salute. Inquinamento ambientale e acque intasate con conseguenze sul nostro benessere quotidiano.

Perché quindi non lo raccogliamo e basta?

Forse perché siamo pigri o forse perché non ci va di raccogliere per terra qualcosa di sporco.

Se interrompiamo questa “cattiva abitudine” possiamo iniziare a farci del bene e a farlo al nostro amato Pianeta.

Chiara Fierimonte
Mamma, runner e scrittrice. Amo la fatica delle lunghe distanze nella corsa. Se siete a Roma mi trovate all’alba sul Lungotevere dove mi alleno nel fascino di questa città. Grazie alla corsa ho imparato a riconoscere e superare i miei limiti, ma su Storie Correnti parleremo soprattutto di voi!