La Cortina-Dobbiaco è la gara più bella che io abbia mai fatto, dopo la Maratona di Roma.
È bella perché parti da Cortina e arrivi a Dobbiaco.
Scontato? Eh… insomma! Cortina, se ci arrivi la mattina presto, è magica, così vuota, silenziosa, quasi surreale.
Dobbiaco, all’arrivo, ti accoglie e ti abbraccia con la sua semplice bellezza (è detta la Porta delle Dolomiti non a caso).
La Cortina – Dobbiaco è bella perché, se dormi a Dobbiaco, la mattina presto prendi la navetta per Cortina con i tuoi amici e con altri runner come te, e ti senti emozionato come uno studente in gita mentre ti guardi intorno estasiato dal panorama che ti circonda.
È bella perché ha una lunghezza tutta sua, più di una mezza ma meno di una maratona.
La Cortina – Dobbiaco è bella perché, mentre corri, intorno a te il paesaggio cambia continuamente: Cortina e le sue stradine, lo sterrato, il bosco, una suggestiva galleria, i prati con i pascoli, le 3 Cime di Lavaredo in lontananza, i due laghi, Dobbiaco.
La Cortina – Dobbiaco è bella perché, se la sai gestire, ti dà grande soddisfazione all’arrivo (ma se l’affronti con supponenza ti taglia le gambe!).
È bella perché la salita è sì lunga (14 km), ma, a parte il tratto iniziale, “si fa correre”, è dolce, non strappa mai; proprio per questo devi saper dosare energia e velocità, perché, finita la salita, la gara non è affatto finita!
Ti aspetta la lunga discesa da correre sullo sterrato, a tratti anche sui sassi, e in corrispondenza dei due laghi c’è la pianura, che, però, se sei stanco, ti sembra salita!
E poi c’è l’ultimo tratto che ti fa entrare a Dobbiaco, dove tu sei stanca, ma, se trovi la compagnia giusta, come una runner che sta faticando come te e che ti si affianca e ti dice “Dai, che arriviamo insieme”, diventa un’ultima bellissima corsa dove fatica ed emozione si mescolano passo dopo passo fino ad un arrivo che, forse per la poca lucidità che ti è rimasta, ti sembra trionfante, con quel gonfiabile enorme ad aspettarti e lo speaker che ti sembra pronunci il tuo nome (lo avrà fatto davvero?).
La Cortina – Dobbiaco è bella perché all’arrivo ti viene da piangere guardando la medaglia e pensando “Ce l’ho fatta!”.
È bella perché il pomeriggio, finito tutto, ti puoi bere una buona birra in compagnia dei tuoi amici nella piazzetta di Dobbiaco, che ti culla nella sua tranquillità. E tu sei lì, beata, che ridi, chiacchieri e bevi.
La Cortina – Dobbiaco è bella perché ti regala un weekend denso di emozioni che ti porterai dentro per sempre.