Scrivere un articolo sul Parmigiano Reggiano non è facile per un runner. Confesso di essere un consumatore seriale di ogni tipo di stagionatura e mi viene spontaneo pensare alla Forma del formaggio più buono del mondo sotto due diversi aspetti.
La Forma della Fatica e la Forma del Piacere.
È da sempre il mio energy food, ma anche il confort food. Da questa doppia visione è facile associarlo alla carica nello sport, così come a una bella tavola con tanti amici attorno e del buon vino con cui accompagnare le sue preziose scaglie.
Il Parmigiano Reggiano è un formaggio 100% naturale composto per il 30% da acqua e per ben il 70% da sostanze nutritive. Ricordo che durante la preparazione di una maratona ne consumavo 20gr a colazione prima di un lungo.
Ma come fai a mangiarne solo 20 grammi?
Per un atleta che segue una dieta sana ed equilibrata di 8400kJ/2000 kcal una porzione di Parmigiano Reggiano di 25g copre il 36% del fabbisogno di calcio e il 24% del fabbisogno di fosforo.
Sì e questo è quanto riportano le tabelle nutrizionali del Consorzio Parmigiano Reggiano. Ma, siate sinceri, quante volte ne avete mangiato a dismisura senza ascoltare nessuno?
Ma per cercare di capire quanto sia importante l’apporto energetico nella fase prima di un lavoro medio/lungo in strada abbiamo parlato con Luca Bottoni.
Luca è accreditato presso il Consorzio Parmigiano Reggiano. in qualità di Nutrizionista Sportivo I.S.S.N. “International Society of Sport Nutrition” specializzato in Nutraceutica e Nutrigenomica, oltre che Esperto in Protocolli Antiaging per A.M.I.A. “Associazione Medici Italiani Antiaging” .
Un professionista che ha deciso di dedicare la sua vita lavorativa alla ricerca e al miglioramento delle tecniche allenanti per contrastare e rallentare l’invecchiamento del corpo umano. Fondatore di Art Personal Trainer, si dedica a servizi tecnici e architettonici per combattere contro il tempo e conservare la libertà dai sintomi dalla malattia.
Le attività sportive sia anaerobiche che aerobiche sono condizionate da una serie di risposte metaboliche e ormonali, che variano da atleta a atleta, più o meno evidenti e significative, in stretta relazione e dipendenza dall’intensità e dalla durata del lavoro. Detto questo, l’apporto energetico del Parmigiano Reggiano nella prima fase di un lavoro medio/lungo può giocare un ruolo fondamentale, grazie alla sua componente in grassi salubri, circa il 30% del totale (100gr di Parmigiano hanno circa 400kcal) che lo rende una fonte importante di energia, di facile assimilazione sia per la sua qualità che per la digeribilità.
Quanto conta dopo l’allenamento?
Nel dopo ha un ruolo assai rilevante, legato alla ricostruzione proteica (riparare quanto è stato danneggiato a livello muscolare durante l’allenamento e concorre alla costruzione della massa magra). Con il suo circa 35% di contenuto proteico il Parmigiano Reggiano conferma il suo grande valore biologico. Le sue proteine, a livello amiacidico globale, pervengono in proporzioni tanto equilibrate da non richiedere processi di elevate conversioni metaboliche, dunque idonee ad affaticare meno il ricambio proteico. L’alto contenuto in Leucina (Aminoacido Ramificato) lo rende estremamente utile al processo di sintesi proteica. Inoltre la presenza di Lisina e Treonina (Aminoacidi Essenziali) fornisce plasticità e funzionalità ai muscoli, insieme a Taurina e Glutamina (Aminoacidi non Essenziali) utili al sistema nervoso, alle difese immunologiche e all’apparato digerente.
Quali stagionature privilegiare?
Le sue proprietà in macro e micronutrienti sono particolarmente elevato con particolare riguardo alle proteine, ai grassi, alle vitamine e ai sali minerali, tanto da renderlo un super alimento concentrato, già a perfetta maturazione dai 16 mesi. Recenti studi evidenziano che le lunghe stagionature (40 mesi), oltre alla totale assenza in tracce di lattosio, premiano il contenuto in Selenio, che contribuisce in particole modo alla normale funzione del sistema immunitario e alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Oltre ad evidenziare ancora di piú sia in numero che in grandezza il contenuto in cristalli di Tirosina, che dona molto beneficio anche a livello gustativo.
È possibile misurare il beneficio psicologico che da un prodotto così ricco all’atleta?
Non credo sia misurabile, ma credo sia immenso. Il piacere che proviamo nell’assaporare il parmigiano Reggiano potrebbe essere il modo con cui la selezione naturale si assicura che stiamo mangiando la cosa giusta. Esistono alimenti che nel tempo non hanno subito alcuna sofisticazione, mantenendo intatte le loro naturali proprietà, dei veri e propri alimenti funzionali che fungono da integratori della salute. Il Re di questi alimenti è il Parmigiano Reggiano. C’è in esso il sottile fascino delle tradizioni secolari e con le nuove conoscenze abbiamo potuto sviluppare a sostegno della sua bontà un interpretazione nutrizionale. Il suo contenuto in esorfine concorre nel donare un senso di benessere, oltre che antidolorifico e tranquillizzante.
Adesso provate a mangiarne soli 20 grammi…
Buon passo e buon Parmigiano a tutti
Marco