I miei amici (runner e non) ormai lo sanno: quando parlo di parkrun, io mi illumino.
Se c’è ancora qualcuno che non sa di cosa si tratta, è presto detto:
Parkrun è una corsa e/o camminata cronometrata gratuita di 5km, che parte ogni sabato alle 9.00 in molti parchi in tutto il mondo.
Attualmente, ci sono oltre 1.400 eventi in 22 Paesi in cinque Continenti; in Italia, post-Covid, sono ripartiti 10 eventi su 18, con 2 in attesa di riprendere (speriamo) presto.
Ho scoperto parkrun solo alla fine del 2019, al Parco del Pineto.
Ricordo che sono arrivata con po’ di ansia, pensando di dovermi cimentare con una classica “gara”, di quelle in cui devi sempre dare il massimo.
Niente di più lontano dal vero!
Subito sono rimasta conquistata dal clima allegro, rilassato e amichevole che si respirava, sia prima della partenza che durante la corsa, ma soprattutto alla fine, dove ci aspettava un sorprendente ristoro a base di prosecco e crostate fatte in casa!
Purtroppo, ho avuto il tempo di fare appena un paio di corse e poi, come ben sappiamo, tutto il mondo (non solo podistico) si è fermato.
Non si è fermato però lo spirito parkrun: a giugno 2020 parkrun Italia ha dato ufficialmente il via alle (non) parkrun: si trattava di correre o camminare 5km, dove e quando si voleva, e poi registrare i propri tempi sul sito.
Certo, non era affatto la stessa cosa, ma in qualche modo quell’appuntamento settimanale con il divertente commento alla classifica scritto da Jenny Stripe, una delle anime di Roma Pineto Parkrun, è stato un grande stimolo anche per chi stava perdendo la voglia di correre, oltre ad aver aiutato tutti noi a sentirci in qualche modo ancora parte di un gruppo.
Ma quanto è stato bello ripartire davvero, dopo 17 lunghissimi mesi, il 31 luglio 2021!
In una mattinata festosa e caldissima, sotto la “vela” di Roma Pineto parkrun che era tornata a stagliarsi contro il cielo, eravamo 26 runner e 9 volontari ad ascoltare, felici e un po’ commossi, le parole dell’Event Director Salvatore Vassallo, collegato a distanza, che dava il via all’evento.
Da allora, parkrun è tornato ad essere per molti di noi un appuntamento fisso del sabato mattina e personalmente faccio il possibile per riuscire ad incastrare, tra i mille impegni familiari, l’appuntamento con gli amici del Pineto.
Ormai non si chiama più sabato, ma parkrundì!
Il bello di parkrun è che puoi viverlo in tanti modi diversi.
Ci puoi incontrare i top runner che corrono i 5km sotto i 17’ (su un percorso che è quasi un trail!) ed è uno spettacolo vederli partire a bomba in testa al gruppo; ci sono quelli che corrono tranquilli chiacchierando e quelli che tentano di fare il proprio PB; può essere un allenamento sfidante su un fondo davvero difficile, o una bella passeggiata nella natura, con una vista ineguagliabile sul “Cuppolone” che c’è solo qui.
Sarai il benvenuto persino se, per qualche ragione, non puoi correre e nemmeno camminare: chi vuole, può dare una mano nell’organizzazione, perché l’evento è gestito interamente da volontari.
Recentemente mi è capitato di non poter correre e allora mi sono offerta per la prima volta come Camminatore di Coda.
Si tratta di un ruolo semplice e allo stesso tempo molto importante: il Camminatore di Coda ha il compito di chiudere il gruppo, perché a parkrun, dove l’inclusività è un valore fondamentale, nessuno deve aver paura di arrivare ultimo… c’è il tailwalker proprio per questo!
Quella mattina, verso la fine del giro, una mamma che partecipava con sua figlia era rimasta un po’ staccata dal gruppo. La ragazza era visibilmente stanca, allora l’ho raggiunta, sempre camminando, e le ho detto “Dài, che forse riuscite a chiudere sotto i 42 minuti!” (deformazione da runner Garmin-addicted!)
Mi hanno sorriso, hanno ripreso a correre ed entrambe sono state accolte al traguardo dagli applausi degli altri partecipanti. E poi sono arrivata io, indossando con orgoglio il mio gilet arancione da volontaria, ultima e felicissima.
Perché sapete qual è la verità? La verità è che la forza di Roma Pineto parkrun sono le belle persone che ci trovi: turisti, famiglie, atleti, podisti amatoriali ma soprattutto gli splendidi volontari, che ogni sabato dedicano parte della loro giornata a regalare sorrisi, chiacchiere, compagnia.
Roma Pineto Parkrun è quel posto dove quando vai via sei più felice di quando sei arrivato.